Un incontro sulle linee strategiche del piano regolatore dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale Augusta – Catania si è svolto stamattina tra Assoporto e l’Adsp.
Le due realtà portuali Augusta e Catania che fanno parte dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale muovono insieme i primi passi. Un risultato di tale unione è il nuovo piano regolatore portuale. Piano di cui al momento esiste una prima bozza delle linee strategiche. Lo scalo megarese e quello della città etnea non più due porti che si fanno concorrenza, ma che condividono un progetto di sviluppo orientato alle diverse specificità. Il porto di Augusta sempre più specializzato nel settore industriale- commerciale e quello di Catania come approdo crocieristico–turistico. Ciò è quanto emerso stamattina, nella sede di via Capitaneria di Assoporto Augusta, l’associazione che raggruppa gli operatori economici e portuali durante un incontro con il presidente dell’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale, Andrea Annunziata.
“Siamo ben lieti di aver appreso dal presidente Annunziata – ha detto Marina Noè, presidente di Assoporto – che gli operatori della Sicilia orientale cominciano a condividere l’idea di potenziare le specificità commerciali di Augusta e quelle crocieristiche di Catania, di cui, da sempre, come associazione, siamo fermamente convinti, ma soprattutto siamo lieti che finalmente l’unione delle due autorità portuali non rappresenta più un mero atto formale, ma un’opportunità da cogliere come elemento di sviluppo dell’economia in generale. Iniziamo ad intravedere un nuovo modo di concepire lo stare insieme. Ci piace molto l’idea che i nostri colleghi Catanesi iniziano a sentire come proprio il territorio di Augusta, così come noi ci sentiamo a casa nostra nel porto di Catania, siamo tutti parte di un unico grande progetto”.
Secondo Marina Noè le diverse opere che, in questo momento, sono in parte autorizzate o che attendono eventuali pronunciamenti di Tar sono indispensabili per il decollo dello scalo commerciale. “Abbiamo avuto la sensazione che per molti anni queste opere siano state bloccate volutamente – ha aggiunto il presidente dell’associazione – in questo momento abbiamo, invece, la consapevolezza che si stanno ponendo le basi per uno sviluppo possibile. Stiamo remando tutti nella stessa direzione, c’è la volontà di rilanciare il porto e superare ogni handicap, portando avanti i progetti, nonostante le obiettive difficoltà spesso create ad arte”.