L’Amministrazione del fare si ferma davanti alla donazione del 30% degli ex consiglieri del M5S”! Questi ultimi lamentano il mancato riscontro da parte dell’Amministrazione comunale di una loro richiesta di riqualificare uno spazio nel quartiere Monte Tauro e di intitolarlo alle “Vittime del cancro” così come suggerito, diversi anni fa, dall’ex arciprete don Palmiro Prisutto.
Il 29 giugno scorso gli ex consiglieri del M5S di Augusta hanno presentato una richiesta di riqualificazione di un’area urbana con annesso progetto interamente da essi finanziato. Ma ad oggi, come gli stessi lamentano, l’Amministrazione comunale si è mostrata sorda. “Nello specifico abbiamo chiesto di poter ristrutturare e riqualificare, senza aggravio alcuno delle casse comunali, il belvedere che si trova sulla panoramica di Monte Tauro. Un luogo che se pur frequentato da molti nostri giovani, si trova in uno stato di abbandono e degrado palesemente evidente. S’è chiesto inoltre di intitolare tale slargo alle tante “Vittime del Cancro” augustane così come richiesto da qualche lustro anche da don Palmiro Prisutto” riferiscono gli ex consiglieri comunali pentastellati: Salvatore Blanco, Mauro Caruso, Roberto Casuccio, Silvana Danieli, Lucia Fichera, Giuseppina Mauro, Marco Patti, Marilena Russo e Francesca Tringali.
Dopo 30 giorni dalla presentazione, non avendo avuto alcun riscontro, si 9 ex consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno provveduto al sollecito. “Sono trascorsi più di 100 giorni dalla richiesta e ancora attendiamo risposta per poter procedere alla donazione. A questo punto – aggiungono – ci chiediamo quali sono i motivi di questa attesa nel rispondere a questa iniziativa che tende solo a fare una donazione alla città così come hanno fatto diverse associazioni. Dipenderà forse da chi fa le donazioni o non vorremmo che quella intitolazione, quel ricordo dedicato ai molti nostri congiunti scomparsi per il cancro o solo l’assimilazione con quel scomodo parroco possa aver indotto l’amministrazione a far passare tutto in sordina? Se fosse cosi l’essere “ostaggio di qualcuno” calza a pennello”!
Certo, questo vorrebbe dire per gli consiglieri grillini che, benché nella loro richiesta di restituzione delle somme fosse scritto chiaro che le stesse sarebbero state spese per la collettività: “questo sindaco e i suoi accoliti dovrebbero rimangiarsi tutte le accuse plateali e le vergognose insinuazioni che hanno esternato in merito alle sorti del nostro 30%”. Alle polemiche che nell’autunno dello scorso anno si sono scatenate per le richieste di restituzione delle somme relative al 30% dei gettoni di presenza i consiglieri interessati hanno puntualizzato che i soldi sono stai chiesti indietro per spenderli in iniziative per la città. Gli accantonamenti del 30% richiesti indietro per dedicarli a progettualità legate al sociale o al collettivo sono stati esclusivamente quelli accantonati dai consiglieri del movimento.