Lo scioglimento del Consiglio comunale avvenuto il 7 marzo del 2013 ha pesato per sei anni e mezzo sulle spalle della città che è stata considerata mafiosa. Nonostante il clima di terrore creato allora in città gli ex consiglieri comunali: Roberto Conti, Silvia Belfiore, Giulio Morello, Salvatore Ponzio, Agata Sortino, Francesco Sessa e Giuseppe Ramaci non ebbero paura a dire NO a dispetto di tanti che, invece, preferirono sparire nell’ombra. Presentarono ricorso al Tar per l’annullamento del decreto del Presidente della Repubblica del 7 marzo 2013 recante lo “Scioglimento del consiglio comunale di Augusta..” e “la nomina della commissione straordinaria”
Il ricorso venne rigettato ma con esso non sparì quella sete di giustizia che, il 10 settembre 2019 è stata soddisfatta dalla piena assoluzione dell’ex sindaco Massimo Carrubba. La sentenza è stata la vittoria di tutta quella parte di città che non ha mai dubitato e di un Consiglio comunale che ha operato nella legalità. “Una gioia condivisa in risposta a quanti hanno approfittato di questo momento buio per creare fortune, come se l’onta caduta in città non li avesse mai coinvolti veramente”. Così il gruppo dei sette ex consiglieri comunali vuole ricordare alla città che c’ è stato sin dall’inizio qualcuno che non ha mai esitato, qualcuno che è stato sempre vicino all’ex sindaco e alla città tutta, sia nel momento del dolore sia adesso in quello della gioia.
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