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Augusta | Asta di San Giuseppe: “con la tradizione ci sia anche la pace”

Augusta | Asta di San Giuseppe: “con la tradizione ci sia anche la pace”
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“Con la  tradizione ci sia anche la pace nel mondo”: è una delle frasi che hanno accompagnato il bastone di San Giuseppe, realizzato con i colori dell’Ucraina, da un noto bar di via Principe Umberto e donato alla confraternita di San Giuseppe per essere bandito, ieri, all’asta dei doni che in via Garibaldi, dopo la pausa imposta dalle limitazioni per contenere la pandemia, ha richiamato tanta gente. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming da Webmarte.

E’ stato aggiudicato per mille euro al miglior offerente il bastone di San Giuseppe, realizzato dal bar di Lucia e Sebastiano Scalisi, con i colori dell’Ucraina.

Testimonial il piccolo Anthony, il bambino ucraino che vive ad Augusta, affidato temporaneamente ai gestori del noto esercizio commerciale.

“Il bastone di San Giuseppe della città di Augusta, da sempre simbolo di solidarietà e di fede, quest’anno si veste dei colori dell’Ucraina a sostegno della pace nel mondo.

Il bar Principe di pregia di offrirlo con l’intento di volgere lo sguardo ad una nazione che vive l’orrore della guerra, esprimendo tutta la propria vicinanza ad una popolazione che soffre e in particolare a tutte le madri, il nostro bastone vuole assumere la veste di una dichiarazione di pace universale”.

Di queste frasi, che hanno accompagnato il bastone, ha dato lettura il governatore della confraternita di San Giuseppe, Concetto Lombardo.

Poiché nei giorni precedenti all’asta il bastone, in esposizione al bar, è stato da tutti ammirato, la base d’asta è stata di 500 euro.

Si tratta della cifra offerta dall’associazione filantropica “Umberto I”, presieduta da Mimmo Di Franco

Il bastone è stato realizzato dai maestri pasticceri Gaetano Midolo, Filippo Caruso, Vincenzo Vaiasicca e Corrado Di Luciano, decorato da Rosanna Scarcella e Martina Lenares. E per realizzarlo  hanno contribuito Gaetano e Stefano Cacciaguerra.

L’asta di San Giuseppe così come la messa di ieri mattina sono state trasmesse in diretta streaming da Webmarte, quindi seguite anche da casa da chi non ha potuto assistere dal vivo all’evento.

La trasmissione in diretta della messa e dell’asta è stato solo ed esclusivamente, una iniziativa della nostra testata, resa possibile grazie all’impegno e alla capacità della struttura tecnica.

Tanti i doni venduti dal banditore lo “zio Pippo” veterano dell’asta, tra cui, altri bastoni offerti da bar e pasticcerie della città (per i quali i cittadini hanno offerto centinaia di euro) e poi pizze, cudduruni, zucca e formaggio, torte, dolci. 

Tra i doni offerti da bar, panificatori e fedeli anche quello degli alunni ed insegnanti del plesso “Paradiso” del I Istituto comprensivo “Principe di Napoli”.

Immancabile quello realizzato da Maurizio Intagliata che, anche quest’anno ha rinnovato il suo voto al Patriarca, donando alla chiesa il suo bastone, realizzato in legno massello in cui  sono stati intarsiati i volti di Giuseppe, di Maria e di Cristo.

“Il bastone realizzato da Maurizio Intagliata – riferisce il governatore Lombardo – è uno di quei pezzi che ormai sono entrati a far parte della tradizione del 19 marzo”.

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