“In particolare il consigliere Giancarlo Triberio è a conoscenza dell’impegno profuso dall’amministrazione che presiedo per scongiurare la chiusura della sede. Premetto – chiarisce il primo cittadino – che l’unica richiesta ufficiale da parte della direzione generale dell’Inps di reperimento di locali idonei dove trasferire l’agenzia Inps è pervenuta al Comune durante il mandato della commissione straordinaria che ha amministrato Augusta prima del nostro insediamento. Nonostante ciò, malgrado l’annunciata chiusura definitiva della sede di Augusta, abbiamo cercato di assicurare quanto meno il mantenimento di un punto informativo. A tale scopo, nei mesi scorsi quando al municipio si è presentato un funzionario regionale dell’Inps comunicandoci l’intenzione di chiudere l’agenzia e che se fossimo stati interessati all’istituzione di uno sportello avremmo dovuto farne richiesta, abbiamo messo a disposizione dei locali, come quello annesso al comando della polizia municipale di corso Sicilia che era stato ritenuto idoneo. Da allora però non abbiamo ottenuto risposta. Di ciò ho subito informato il consigliere Triberio. Trovo, pertanto, alquanto strumentale e scorretto l’attacco che il consigliere lancia all’amministrazione comunale”.
Sulla programmata chiusura dell’Inps interviene con un comunicato stampa anche la Cisl. «La determina della scorsa settimana a firma del presidente Boeri è un atto inaccettabile e di prevaricazione nei confronti di una intera città e della sua popolazione. Chiudere completamente il presidio Inps ad Augusta significa costringere anziani, disabili, indigenti e cittadini in genere a spostarsi con mezzi propri verso Lentini o verso Siracusa, per qualunque necessità legata all’Inp». Così Paolo Sanzaro, segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, commenta, insieme a Sebastiano Spagna, segretario generale della Fnp, e Daniele Passanisi, segretario generale della FP territoriale, la notizia sulla chiusura del presidio augustano dell’istituto di previdenza. «Tante le perplessità legate a questa ritorsiva determina, prima fra tutte quelle legate al fatto che in tutta la Sicilia solo Augusta viene chiusa. – scrivono i tre segretari – L’Inps dice che la colpa è del Comune che non ha, fino ad oggi, messo a disposizione locali idonei al collocamento di un punto Inps, il Comune dice che non è così e in questo rimpallo di responsabilità, intanto, la gente di Augusta resta senza alcun presidio Inps».
Paolo Sanzaro ricorda i troppi scippi subiti dal territorio e richiama tutti alla responsabilità. «Una provincia ridotta a uno spezzatino – tuona il segretario della Cisl – Stanno smontando pezzo dopo pezzo i servizi per i cittadini. Si rende adesso necessaria una mobilitazione del territorio e delle sue forze di rappresentanza politica e sociale, oltre all’adempimento dei propri doveri, ognuno per la sua parte, per convincere la Direzione Nazionale a tornare sui suoi passi.»