Il presidente dell’associazione di imprenditori portuali Unionports Augusta, Davide Fazio interviene per l’ennesima volta sul caso Lukoil: “Ieri sera la comunicazione da parte del senatore Antonio Nicita che informava il territorio che la sua iniziativa è andata in porto, cioè la firma da parte del ministero dello Sviluppo economico, della cosiddetta ”Comfort Letter”, che impegna lo stato italiano a garantire i crediti verso la Lukoil, ci tranquillizza”. La “”Comfort Letter” è stata ricevuta dalla azienda che ha fatto sapere di apprezzare l’iniziativa.
“Qualcosa si è mosso. Direi finalmente” dichiara Davide Fazio, presidente di Unionports, che interviene ancora una volta sul caso Lukoil. “Da mesi attendavamo almeno una ipotesi di soluzione. Avevamo indicato anche una temporanea “nazionalizzazione” della Lukoil per evitare i problemi causati dalle sanzioni contro l’importazione di petrolio russo che ha fatto andare in ansia non solo Lukoil ma l’intero sistema produttivo del polo industriale di Siracusa con il rischio certo che Lukoil, senza i suoi i suoi approvvigionamenti da petrolio russo, potesse chiudere, con quella che abbiamo chiamato “conseguenza ecatombe” del polo industriale.
Ieri sera la comunicazione da parte del senatore Antonio Nicita che ha informato il territorio dela sua iniziativa è andata in porto. Cioè la firma da parte del ministero dello Sviluppo Economico, tramite il Csf ( Comitato di sicurezza finanziaria) , della cosiddetta ”Comfort Letter”, che impegna lo stato italiano a garantire i crediti verso la Lukoil, permettendo a questa di operare in tranquillità anche dopo il 5 dicembre, quando dovrà comprare petrolio non russo, ma con le carte in regola per procedere a pagamenti e servizi per il funzionamento della raffineria a di Priolo”.
La “”Comfort Letter” è stata ricevuta dalla azienda che ha fatto sapere di apprezzare l’iniziativa. “Ora – aggiunge Fazio – se non scopriamo altri inghippi e se le banche rimuoveranno rapidamente ogni ostacolo, si potrebbe ricominciare a parlare di “normalità” negli assetti del polo industriale, al netto di altre vicende ancora in itinere (caso Ias). Come Unionports ed operatori del porto vigileremo con molta attenzione sugli sviluppi di tutte le vicende che mettono in difficoltà imprese e lavoro” conclude Davide Fazio esprimendo gratitudine a nome dell’associazione a tutti gli esponenti politici che si sono impegnati in questi messi in una battaglia difficile e dall’esito incerto.