L’Aula ha approvato la mozione di indirizzo, presentata dal consigliere, Salvo Aviello di Territorio Unito, che impegna l’amministrazione a istituire la sosta a tempo gratuita, tramite disco orario in via Principe Umberto, in viale Italia e in via Lavaggi. Proposta emendata dal gruppo consiliare del M5S con la previsione di introduzione di parchimetri e app. L’Aula ha proceduto poi alla presa d’atto sulla verifica delle quantità e qualità delle aree da destinare alla residenza e alle attività produttive o terziarie, la sola maggioranza ha approvato l’atto di indirizzo riguardante l’applicazione delle leggi sui programmi costruttivi nel territorio megarese. Approvata anche la mozione di indirizzo, presentata dal consigliere Giuseppe Schermi di Diems 25, relativa al riconoscimento dei caregiver familiari, vale a dire un sostegno da concedere ai congiunti di ammalati e disabili che forniscono assistenza ai loro cari. Non sono state discusse tutte le interrogazioni in calendario per l’assenza degli assessori alla seduta di aggiornamento. La maggioranza ha evidenziato che la mancanza di numero legale giorno 20 è stata determinata dall’opposizione che ha abbandonato i lavori, mentre la minoranza ha puntualizzato che il M5S vanta i numeri e deve essere capace da sola di garantire un numero legale.
Ha scatenato la polemica del consigliere di Augusta 2020, Marco Niciforo l’atto di indirizzo inerente i piani costruttivi. Il consigliere che insieme con Salvatore Errante, Giancarlo Triberio e Giuseppe Schermi ha presenziato tra i banchi dell’opposizione alla seduta mattutina a cui la minoranza si è detta più volte impossibilitata a partecipare e, pertanto, aveva chiesto che i lavori venissero convocati nel pomeriggio, a margine della seduta ha inviato una nota stigmatizzando “la scelta” della maggioranza sull’argomento. “Da oggi nel territorio di Augusta nessuno potrà più acquistare nuove case a prezzi calmierati e con i mutui regionali a tassi agevolati. Il partito di maggioranza del M5s che amministra la città ha votato un atto di indirizzo in consiglio comunale che vieta l’approvazione di programmi costruttivi che ricadono al di fuori delle zone A,B,C del Piano regolatore generale nonostante esistono leggi in materia che definiscono esattamente i termini della questione. Peccato che tali aree sono pressoché sature e pertanto ne consegue che non ci sarà più l’opportunità per i nostri cittadini di acquistare la propria prima casa a prezzo agevolato.
L’approvazione di questo documento è avvenuta con i soli voti della maggioranza nonostante i miei ripetuti interventi con i quali evidenziavo l’inopportunità di approvare un atto di indirizzo che va nella direzione opposta rispetto alla tutela della fasce sociali più deboli e a solo ed esclusivo vantaggio di privati benestanti che potranno invece acquistare la prima casa in villa dal costruttore di turno che le edificherà nei piani di lottizzazione, compreso i quattro recentemente approvati dalla giunta comunale. I consiglieri comunali di maggioranza si sono spinti oltre, approvando un documento il cui oggetto riportava testualmente “Atto di indirizzo – Applicazione delle leggi in materia di programmi costruttivi nel territorio del comune di Augusta”. Ho ribadito l’inconsistenza e l’inefficacia di un atto che aveva l’ambizione di indirizzare gli uffici all’applicazione delle leggi, come se ci fosse bisogno di obbligare i dipendenti comunali al rispetto delle norme altrimenti violate.
Eppure ci si era tutti trovati d’accordo sui punti chiave necessari per trovare una soluzione e mettere fine al disastro urbanistico arrecato al nostro territorio dall’insediamento disordinato delle cooperative del monte. Era obbligo morale di questo consiglio comunale deliberare su due aspetti fondamentali e cioè fermare la cementificazione ai sensi di legge e limitare al minimo il consumo del suolo. Con l’approvazione di questa delibera invece, non solo nessuno dei due principi è stato salvato, ma sono stati beffati i cittadini delle fasce più deboli che non potranno più avere l’opportunità di comprare casa a prezzi bassi.
Pertanto – conclude Niciforo – avevo proposto di far pervenire in aula, in sostituzione di questo scellerato atto di indirizzo, un documento di pianificazione urbanistica con il quale si consentisse, soprattutto nelle zone del monte, solo l’edificazione di fabbricati ad un piano, con tipologie a schiera o bifamiliare e di non vietare la possibilità di realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica. Invece la maggioranza ha perso un’altra occasione, inviando ai cittadini un messaggio forte e chiaro e cioè che da oggi l’acquisto della prima casa diventa un privilegio per benestanti”.
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