Sono comparsi stamattina davanti al Giudice per indagini preliminari Francesco Rapina di 31 anni, Sebastiano Conca di 40 e Elisabeth Piras di 30, accusati di tentato omicidio, sequestro di persona ed estorsione ai danni del cinquantaseienne augustano che si trova ricoverato al Muscatello in prognosi riservata. I tre indagati restano in carcere.
Restano in carcere i due uomini e la donna accusati di tentato omicidio, sequestro di persona ed estorsione ai danni di un cinquantaseienne, picchiato a sangue la sera di sabato scorso, che si trova ricoverato all’ospedale Muscatello in prognosi riservata. La vittima dell’atroce pestaggio ha riportato contusioni al volto, al cranio, al collo, al torace e all’addome, fratture ad decina di costole, agli zigomi, alla mascella, al setto nasale, al braccio, al polso, 2 emorragie celebrali e un ‘emorragia polmonare, ferite alla testa, al volto e all’orecchio curate con punti di sutura. E’ descritto da tutti come un uomo buono ed affabile. Da circa un anno avrebbe subito minacce a scopo di estorsione. E’ disoccupato e percepisce una pensione minima di invalidità. E’ stato il suo unico figlio, un giovane di 26 anni, a denunciare le continue vessazioni subite dal padre.
Francesco Rapina di 31 anni, Sebastiano Conca di 40 ed Elisabeth Piras di 38, sono comparsi ieri mattina dinanzi al gip del tribunale di Siracusa, Federica Piccione che ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri della stazione di Augusta su disposizione del pm Salvatore Grillo, ed ha applicato ad ognuno di loro la misura cautelare in carcere. La donna nonostante sia incinta rimane in cella nella casa circondariale di Messina Gazzi per la gravità del reato di cui è accusata che secondo il giudice potrebbe essere reiterato I tre indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La loro difesa è curata dall’avvocato Puccio Forestiere.