“Quanto sta avvenendo in queste ore nella nostra cittadina è davvero incredibile”, fanno sapere con una nota i consiglieri comunali di opposizione Mangano, Amato, Birritteri, Triberio, Contento, Suppo, G. Patti, Tringali e Gulino.
“Le bocche sembrano cucite quando il tema della crisi idrica tocca Palazzo di città. A quattordici giorni dalla richiesta di tutti i consiglieri di opposizione per la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico e urgente su questo argomento, nessuno si è premurato di rispettare il Regolamento che concede non più di sette giorni al Presidente del Consiglio per la convocazione. È un fatto molto grave che mina alle basi i diritti dei consiglieri che vedono in questo modo limitati il proprio diritto di rappresentare le istanze dei cittadini che li hanno eletti nel massimo consesso cittadino. In ultima analisi, è un grave attacco alla stessa democrazia, per di più nel quadro di una situazione che vede fortemente penalizzati i
cittadini augustani come l’approvvigionamento idrico”.
“Davvero inspiegabile il comportamento del Presidente del Consiglio Marco Stella che, non solo ignora la richiesta dell’opposizione, ma, per sovrappiù, decide di convocare, nel frattempo, una riunione di Consiglio con all’ordine del giorno argomenti che nulla hanno a che vedere con la situazione idrica. Un vero e proprio schiaffo. È evidente che molte cose non vanno nel percorso politico dell’attuale Amministrazione e nella strana e composita maggioranza che la sostiene. Di ciò, però, non possono subire le conseguenze i cittadini che, per primi, hanno bisogno di avere notizie vere e non di inutili proclami propagandistici che annunciano la conclusione dei lavori dall’ormai lontano mese di marzo. Di Mare e gli assessori, senza ulteriori indugi, vengano in Consiglio a dare informazioni certe e definitive su come stanno effettivamente le cose. Abbiamo già segnalato l’incresciosa situazione al dottor Marano, segretario generale del Comune, con la riserva di ricorrere a più alte cariche se dovesse permanere lo stallo attuale. Le leggi, gli statuti, i regolamenti sono fatti per essere rispettati. Chi non lo fa se ne assume la responsabilità davanti alla cittadinanza e davanti agli organi deputati”.