Il progetto per dotare Augusta di un sistema di depurazione non sarà sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale (Via). Lo aveva preannunciato la struttura commissaria durante la seduta di Consiglio comunale del 15 marzo scorso e così è stato. Legambiente Augusta evidenzia che sono molte le prescrizioni da ottemperare in fase di progettazione esecutiva prima dell’inizio dei lavori.
Il progetto “Interventi funzionali al superamento delle criticità del sistema fognario e depurativo del comune di Augusta” è stato esentato dalla procedura di valutazione ambientale (Via) ed ha ricevuto il parere favorevole sulla Valutazione di Incidenza (VIncA).
Ciò è quanto aveva preannunciato il sub commissario per la depurazione Riccardo Costanza al Consiglio comunale, durante la seduta del 15 gennaio scorso.
Si tratta di un traguardo raggiunto a seguito della lunga e complessa verifica di assoggettabilità, avviata a giugno 2022.
L’esenzione dalla Via è stata stabilita dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente con decreto del 22 marzo sulla base del parere emesso il 15 febbraio dalla Commissione tecnica specialistica (Cts) che ha posto però 19 prescrizioni da adempiere, di cui 14 ante operam.
In merito interviene Legambiente Augusta suggerendo che tra le prescrizioni da curare particolarmente debbano esserci quelle relative: alla mitigazione dell’impatto odorigeno del depuratore di Punta Cugno e del cosiddetto P0-puntozero, stazione di pretrattamento e sollevamento di tutti i reflui, collocata all’ingresso dell’abitato e molto vicina all’area di rispetto cimiteriale; alla necessaria attenzione e prudenza che bisogna porre nei lavori, nel ripristino ambientale e nella riqualificazione del tratto del fiume Mulinello interessato dall’attraversamento della condotta; al monitoraggio e alla verifica dell’impatto dello scarico dei reflui depurati nel porto di Augusta; al monitoraggio e alla verifica dell’impatto dello scarico di emergenza del P0-puntozero tramite la esistente condotta che da via Pio La Torre, all’altezza di via Caltanissetta, attraversa la Zsc saline Migneco-Lavaggi e, in caso di guasto prolungato, sverserebbe in mare (ma all’interno del sito Zsc) tutti reflui non depurati del sistema fognario che le vasche di accumulo non riuscissero a contenere.
“Nel progetto trasmesso per il procedimento di verifica ambientale – dice Enzo Parisi di Legambiente Augusta – non è compreso il collettamento e la depurazione dei reflui di Agnone.
Secondo quanto si comprende dalla documentazione prodotta e da quanto riferito dalla struttura commissariale i reflui di Agnone saranno in futuro inviati al depuratore di Punta Cugno.
Inutile – aggiunge l’ambientalista chiedersi se e quando ciò avverrà.
Attendiamo di conoscere lo studio di fattibilità, non ancora disponibile nel sito del Commissario Unico, che avrebbe stabilito che questa è la soluzione migliore.
Ad 8 anni dall’inizio del commissariamento si è ora conclusa la fase di verifica ambientale con il decreto di esclusione Via e ci auguriamo che la struttura commissariale ottemperi quanto prima alle prescrizioni e proceda rapidamente con progetto esecutivo, appalto e inizio lavori. Lavori – conclude Parisi – che comunque, stando al cronoprogramma, avranno una durata di 1.340 giorni”.