Ennesima aggressione in carcere: un detenuto italiano cerca di impossessarsi delle chiavi che aprono alcuni cancelli con azione violenta nei confronti dell’agente di polizia penitenziaria addetto al controllo di una delle sezioni che chiede rinforzi, arrivano due poliziotti ai quali vengono lanciate delle sedie.
Nella tarda serata di venerdì un agente di Polizia penitenziaria addetto al controllo di una delle sezioni che ospitano circa 40 detenuti, mentre toglieva la socialità serale consentita tra detenuti, è stato aggredito improvvisamente da un detenuto Italiano che ha cercato di impossessarsi delle chiavi che aprono alcuni cancelli per uscire dalla sezione in cui era ristretto. L’ agente ha immediatamente dato l’allarme, e all’ arrivo dei rinforzi, alcuni detenuti si sono scagliati contro di loro colpendoli con alcune sedie tanto da ferire due agenti venuti in soccorso. A darne notizia è il dirigente nazionale del Sippe (Sindacato polizia penitenziaria) Nello Bongiovanni che da sempre denuncia gli eventi critici e le gravissime condizioni di lavoro che ogni giorno si verificano sia nel carcere di Augusta sia in tutte le carceri. Gli agenti aggrediti – commenta Bongiovanni – sono stati curati nel Pronto soccorso di Augusta la quale ha diagnosticato ad un agente solo una importante distorsione al dito medio della mano destra con una prognosi di 20 giorni, mentre ai due agenti che sono stati colpiti dalle sedie subendo un trauma, hanno riportato 8 giorni di prognosi. Fortunatamente niente di grave ma poteva succedere il peggio. Non è la prima volta che succedono episodi di aggressione di questo genere – conclude Bongiovanni le aggressioni stanno aumentando sempre di più in tutti gli Istituti penitenziari – prima che gli Agenti perdano il senso della ragione – il Ministro della Giustizia deve prenderne atto, occorre dare agli Agenti di Polizia Penitenziaria più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento. Non si può più attendere, non bisogna aspettare che succeda prima il peggio per poi intervenire.
Sul caso interviene anche il segretario generale del Sippe Carmine Olanda. E’ giunto il momento che le Istituzioni ci dicano come devono essere gestiti le carceri, se la Polizia Penitenziaria deve indossare un camice bianco a servizio dei detenuti, oppure una divisa a servizio del Paese. Come sindacato chiediamo con forza che venga modificato l’articolo 336 del codice penale, prevedendo un aggravante speciale, quindi un inasprimento della pena, per chiunque usa violenza o minaccia al poliziotto penitenziario all’interno di una struttura detentiva. La Polizia penitenziaria – conclude Olanda – ha bisogno di avere accanto un vero leader che tuteli, affianchi, motivi ed Incentivi gli agenti e non dei Capi che sanno solo comandare a bacchetta, come purtroppo succede ancora in alcuni carceri”.