All’incontro sono intervenuti il garante della first Sebastiano Amenta, vice presidente dell’associazione 20 Novembre 1989 e l’avvocato Maurizio Benincasa presidente della First, nonché legale dell’associazione 20 Novembre 1989. I partecipanti al tavolo tecnico hanno discusso dell’approvazione e/o correzione del regolamento dell’osservatorio regionale sulla disabilità. Nel corso della prossima riunione verranno istituiti commissioni e vari gruppi di lavoro per cominciare a operare presentando proposte incisive a favore delle famiglie dei disabili e degli stessi soggetti svantaggiati. In seno all’osservatorio regionale si istituiranno le commissioni lavoro per l’inclusione del disabile a scuola, con piani personalizzati e proposte incisive volte a migliorare la vita sociale dei diversamente.
Nei mesi scorsi l’’associazione 20 novembre 1989 è entrata a far parte della First federazione Italiana rete e sostegno. Sebastiano Amenta, vice presidente dell’associazione membro del direttivo della First da diverso tempo porta avanti battaglie al tavolo tecnico al Miur e di recente ha iniziato a farsi sentire anche all’interno dell’ osservatorio sulla disabilità della Regione Sicilia istituito per decreto ad aprile. A quel tavolo Amenta insieme con l’avvocato Maurizio Benincasa presidente della First hanno sottoposto e sottoporranno agli assessori regionali interessati diverse tematiche cruciali per i disabili
a partire dalla terapia riabilitativa, politiche a favore dei caregiver family, trasporto, presa in carico del disabile art 14 della 328 così come l’inclusione del disabile in ambito lavorativo. “Per la terapia riabilitativa, da ciò che ho appurato e dalle segnalazioni fatte dalle famiglie – dice Amenta – ci sono delle lacune dove bisogna intervenire in fretta, mi riferisco ai tempi di attesa che molti bambini devono aspettare prima di poter accedere ai trattamenti riabilitativi (parliamo anche di 8/9 mesi). Ad esempio la diagnosi precoce per chi è affetto dal disturbo dell’autismo e fondamentale ai fini riabilitativi, perché iniziare i trattamenti in tenerissima età servirà a colmare quel gap che in età adulta farà la differenza è quei tempi di attesa per entrare a fare riabilitazione sono cruciali per il futuro dei bambini e tutto ciò va discusso e risolto alla fonte cioè la Regione”.