L’eclissi del 22 dicembre 1870 attirò le attenzioni di astronomi e scienziati, entrando negli annali della storia della città.
Il buio divora la luce e il giorno si tinge di nero. Chissà quali sensazioni provarono i cittadini quando, il 22 dicembre 1870, un eclissi solare oscurò il cielo di Augusta. Un evento tale da richiamare astronomi e studiosi da ogni parte del mondo per osservare un fenomeno che per millenni ha terrorizzato l’umanità. A ricordare quel momento una meridiana disegnata sul prospetto principale del palazzo municipale, con una lapide commemorativa. In città accorsero luminari dell’astronomia italiana e internazionale. Una occasione storica. Siamo all’alba dell’Unità d’Italia e sulla scia di questo evento nascerà la Società degli Spettroscopisti Italiani, la prima organizzazione scientifica al mondo dedicata alla “astronomia fisica”, che pubblicherà le relazioni degli astronomi sui risultati ottenuti dalle osservazioni in un volume, raccogliendo apprezzamenti anche in ambienti scientifici internazionali. Gli scienziati italiani si ritrovarono catapultati in una nuova realtà scientifica, la spettroscopia astronomica, ancora poco noto negli ambienti astronomici italiani.