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Augusta | Freddo nelle aule del plesso Cappuccini e non solo

8 Febbraio 2023 | by Redazione Webmarte
Augusta | Freddo nelle aule del plesso Cappuccini e non solo
Attualità
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Il problema della carenza di riscaldamenti nel plesso Cappuccini del I Istituto comprensivo “Principe di Napoli” e non solo non è mai stato definitivamente risolto. E’ atavico e “non si può risolvere con la bacchetta magica” dice il presidente del Consiglio di istituto Florindo Passanisi. “Ogni aula è dotata di stufe” dice la dirigente Agata Sortino, insufficienti a rendere caldi gli ambienti. Lamentele dei genitori per le dichiarazioni dell’assessore Pasqua che ha descritto una situazione non critica.

La situazione relativa ai riscaldamenti nelle scuole non va tutta bene, quella non critica descritta via social dall’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Pasqua in seguito ad un sopralluogo effettuato nei plessi cittadini ha lasciato interdetto un genitore il quale ha riferito che, nelle classi di scuola dell’infanzia del plesso Cappuccini: “la temperatura interna è quasi come quella esterna in quanto con una sola stufa ad olio di 1.500 w non si può riscaldare un ampio locale”.  

Il dirigente scolastico del I Istituto comprensivo “Principe di Napoli” Agata Sortino, nel confermare una situazione evidente, vale a dire che: “nel plesso fa freddo”,  non addebita la responsabilità all’Amministrazione comunale “poiché si tratta di un immobile  di antica costruzione, privo di impianto, dove non è semplice installare pompe di calore.

Tutte le aule sono dotate di stufe, puntualizza,  stufe che sono però insufficienti a mantenere il tempore  in ampi spazi.

Per il presidente del Consiglio di istituto Fiorindo Passanisi:”La situazione riscaldamenti alla Principe di Napoli non è opinabile.

Ci sono gli stessi mezzi di riscaldamento da 10 anni a questa parte, e ogni anno  in periodi di freddo ci sono sempre gli stessi problemi. Problemi che non possono sparire con un colpo di bacchetta magica dopo un sopralluogo.

Il plesso che ne risente di meno è quello centrale (dove si trova allocata la scuola secondaria di primo grado) in virtù della presenza di pompe di calore  che l’amministrazione del M5S – ricorda Passanisi –  con un suo progetto ha fatto montare qualche anno fa.

Ma negli anni manutenzione zero, filtri mai puliti, e qualche condizionatore è già guasto e oltretutto non si possono tenere tutti accesi per via del sovraccarico elettrico.

I plessi più disagiati sono “I Cappuccini” e “Scuole verdi” in quanto non è possibile riscaldare stanzoni di 35 metri quadrati con infissi pieni di spifferi, con una stufetta elettrica obsoleta che a  mala pena riscalda i piedi di chi se la tiene distante non più di 50 cm.

Il problema riscaldamenti esiste da decenni, io la vivo da nove anni in veste di presidente del Consiglio d’Istituto.

Per garantire il microclima nelle aule a scuola serve un impianto di riscaldamento a radiatori” “termosifoni” conclude  Il freddi nelle aule non si fronteggerà mai con delle stufette elettriche, tanto meno con i condizionatori a pompa di calore”.

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