Nella suggestiva cornice creata in piazza Duomo è ritornato ieri con “Tosca”, l’opera in 3 atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica, l’appuntamento con la lirica fortemente voluto dal maestro Marcello Giordani e dalla sua creatura Yap+. Protagonisti il soprano Tea Purtseladze che ha vestito i panni di Floria Tosca e Marcello Giordani che ha impersonato il pittore Mario Cavaradossi, mentre il barone Scarpia è stato interpretato da Pierluigi Dilengite. Tra i comprimari: Angelo Sapienza (Cesare Angelotti), Gianni Giuga (sagrestano), Piero Di Paola (il gendarme Sciarrone), Riccardo Palazzo (agente di polizia Spoletta), Erald Stellino (carceriere). L’orchestra è stata diretta dal maestro Antonino Manuli. Regia targata Enrico Stinchelli (autore per la Rai) che ha già curato “L’Elisir D’amore” ad Augusta nel 2016 (produzione Yap+), affiancato in “Tosca” dall’aiuto regista Mariarita Zappalà.
La tecnologia del videomapping (curata dall’architetto palazzolese Elisa Nieli) ha portato l’ambientazione romana del 1800 a fondersi con gli edifici augustani. Il Duomo è diventato la Basilica di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e infine Castel Sant’Angelo, dai cui spalti si getta Tosca dopo aver constatato la morte di Cavaradossi e abbracciato disperata il cadavere del suo amato e per sfuggire alle mani di Sciarrone che nel frattempo era venuto a conoscenza dell’uccisione di Scarpia da parte della giovane. Un pubblico attento e delle grandi occasioni, quello augustano, che ha occupato non solo i posti a sedere della piazza, dopo avere acquistato i biglietti il cui ricavato è stato destinato in beneficenza alla Caritas, ma anche le stradine laterali, al di là delle transenne, e seguito in silenzio tutta l’opera.
Marcello Giordani nel ringraziare il cast ne ha sottolineato l’impegno. “Hanno lavorato tutti con grande entusiasmo – ha detto il tenore – per mettere in piedi uno spettacolo meraviglioso, degno di questa città. Spero che il pubblico abbia apprezzato l’opera, anche se è stata lunga e dalla trama triste”. Il regista Stinchelli ha così commentato: “è stato un piacere essere qui per dare vita in questa piazza, sotto un’altra forma, alla “Tosca”. Abbiamo trasformato piazza Duomo nella Roma di Puccini, nella Roma della grande musica”. Il regista ha dato appuntamento a sabato 3 agosto al Teatro Greco di Siracusa con “Turandot” e riferendosi a Giordani ha concluso il suo intervento dicendo: “questo vostro concittadino non si è riposato un solo secondo, è stato instancabile, ha fatto lavorare cento persone e si è misurato, soprattutto da grande augustano e poi da tenore, mettendo la sua attività in secondo piano per l’amore che prova per questa città”.
Numerosa la famiglia dei cori che ha visto capofila il Coro Lirico Siciliano diretto dal maestro, Francesco Costa. Famiglia di cui hanno fatto parte anche la corale Euterpe, diretta dal maestro Rosy Messina, la corale polifonica Iubileum, diretta dal maestro Luigi Trigilio, l’Ensamble Ottava Nota del maestro Carmela Caramagno, la Corale Tetrachodus di Pachino del maestro Lucia Franzó, il coro polifonico Discantus del maestro Salvatore Sampieri, il coro Incanto di voci bianche di Scordia, diretto dal maestro Alessandra Lussi e il coro voci bianche della Yap, diretto dal maestro Antonietta Salanitro. La scenografia è stata a cura di Paola Avallato. Service audio luci: Mac Service di Maurizio Cianchino. La serata è stata presentata da Michela Italia. Prima dell’inizio dello spettacolo è salita sul palco Cettina Di Pietro, sindaco di Augusta, dicendosi emozionata per lo spettacolo ed esprimendo gratitudine nei confronti di Marcello Giordani.
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