Da quando in una delle scorse sedute di Consiglio comunale è stato detto che gli ex consiglieri del M5S hanno chiesto la restituzione delle somme, accantonate con la decurtazione del 30% delle indennità di servizio, sono sorte polemiche, soprattutto in merito alla ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario che il M5S aveva programmato di realizzare con quei fondi. L’ex sindaco Di Pietro, il consigliere Fichera e l’ex presidente del Consiglio Marturana forniscono chiarimenti. “Io ancora ad oggi nonostante molteplici solleciti – dice Marturana – non ho contezza di quanti sono tutti i soldi transitati e tirati fuori da quel conto aperto dall’ex sindaco”.
“Nei vari bilanci approvati è stato sempre disposto l’accantonamento della somma a disposizione della collettività” dichiara l’ex sindaca Cettina Di Pietro soddisfatta del fatto che, i soldi donati dalla sua amministrazione saranno utilizzati con la finalità scelta dai cittadini. Lo dice riferendosi alle somme accantonate durante l’amministrazione pentastellata, ricavate dalle devoluzioni del 30% delle indennità di servizio che erano state destinate alla ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario. Cettina Di Pietro interviene a seguito dell’articolo pubblicato nel nostro quotidiano riguardante il randagismo puntualizzando che, né l’ex sindaco né l’ex giunta hanno chiesto alcuna restituzione delle stesse.. A replicare è anche l’ex consigliere comunale del M5S Lucia Fichera, già presidente del Consiglio comunale. “Gli accantonamenti del 30% richiesti indietro per dedicarli a progettualità legate al sociale o al collettivo – dice Fichera – riguardano esclusivamente quelli accantonati dai consiglieri del movimento (alcuni non hanno avviato la procedura) e che ad oggi non sono stati restituiti grazie a rocambolesche scuse che in alcuni casi hanno sfiorato l’abuso d’ufficio. Per quanto riguarda invece l’accantonamento del 30% degli amministratori, quindi sindaco e assessori, questi sono a disposizione dell’ente e ci rimarranno. Guarda caso il progetto riguardante l’ambulatorio veterinario equivale pressappoco agli accantonamenti degli amministratori”.
Una cronistoria arriva dall’ex presidente del Consiglio comunale Sarah Marturana “Nel 2017 ex sindaco giunta e presidente del Consiglio comunale hanno chiesto indietro le somme del 2017 accantonate dal Comune (con delibera di giunta 191/2017). Successivamente a distanza di mesi anche alcuni consiglieri hanno chiesto indietro le somme del 2017. Le somme del 2015 e 2016 erano legate alla democrazia diretta e sono state chieste da alcuni consiglieri indietro con il fine di spenderli per la medesima azione. (Ad oggi non ho nessuna comunicazione relativa a devoluzioni differenti). Sindaco giunta e presidente avrebbero versato nel conto aperto appositamente dal sindaco (nel 2017 e 2018), parte degli emolumenti e io ancora ad oggi nonostante molteplici solleciti non ho contezza di quanti sono tutti i soldi transitati e tirati fuori da quel conto. Il sindaco dichiarava che aprendo quel conto con la sola finalità di spendere i soldi per la collettività, si sarebbero spesi più celermente.
Oramai da mesi si parla del 30% – aggiunge Sarah Marturana – e ritengo una grande mancanza di rispetto anche nei miei confronti, la continua richiesta di rettifiche su una tematica che non ha mai ricevuto un’adeguata comunicazione e trasparenza. Invece di chiedere rettifiche ai giornali, non sono più disposta ad aspettare ancora (attendo ormai da diversi mesi) di ricevere la rendicontazione di tutte le somme e non la trasmissione di fogli oscurati senza un filo logico. Si pretende correttezza dai giornali e poi dentro casa si nega il diritto alla rendicontazione, questo mi spiace ma non lo tollero. Perché i consiglieri che versano nel loro conto corrente vengono notiziati delle somme contenute, raccolte e spese e io subisco da mesi un mero ostruzionismo?
Quei soldi io li ho versati per i cittadini e come tale voglio sapere chi ha versato, chi no, quanto e soprattutto come sono state spese tutte le somme. Stiamo parlando di un conto in cui dovevano transitare circa 40 mila euro e tolte i 22 mila euro delle donazioni rendicontate sulla pagina facebook Augusta 5 stelle, i costi del conto e un saldo visibile l’ ultimo trimestre del 2020 di 7 mila euro, considerato che lo stesso ex sindaco mi ha comunicato che la quota a me spettante di rimborso ( soldi non spesi) fosse del 10.71%, visto che la matematica non è un’opinione, o qualcuno non ha versato o sono stati spesi dei soldi senza che io ne sia stata messa a conoscenza. Le somme che ho ricevuto con riserva di verifica, verranno donate nelle prossime settimane. Ritengo di aver aspettato abbastanza e di voler continuare a perseguire la linea della verità in tutta questa vicenda considerato che da portavoce del Movimento 5 stelle quelle somme come da programma elettorale dovevano finire alla collettività.
Il sindaco Giuseppe Di Mare così commenta: “abbiamo ricevuto addirittura delle diffide per tornare indietro il 30% delle somme accantonate dagli ex consiglieri diversi anni fa come avevano annunciato ai cittadini. Strano che abbiano lasciato l’incombenza di farlo ad altri, noi siamo persone perbene ed abbiamo inserito in bilancio le somme da restituire. Rimane il mistero se li utilizzeranno per quello per cui erano stati accantonati o meno cioè l’ ambulatorio veterinario.