Un esposto da presentare alla Procura della Repubblica per segnalare il lungo iter relativo al trasferimento delle competenze sulle strade dall’ex Provincia al Comune e i rischi che incombono sulle arterie del Monte. “I tratti di strade statali o provinciali che attraversano i centri abitati con popolazione superiore a 10 mila abitanti, individuati a seguito della delimitazione del centro abitato prevista dall’articolo 4 del codice, sono classificati quali strade comunali con la stessa deliberazione della giunta municipale con la quale si procede alla delimitazione della medesima. Successivamente all’emanazione dei provvedimenti di classificazione e di declassificazione delle strade previste agli articoli 2 e 3, all’emanazione dei decreti di passaggio di proprietà e alla deliberazioni di cui ai commi precedenti si provvede alla consegna delle strade e dei tronchi di strade fra gli enti proprietari.
La consegna all’ente nuovo proprietario della strada è oggetto di apposito verbale da redigersi in tempo utile per il rispetto dei termini previsti dal comma 7 dell’articolo 2 entro 60 giorni dalla delibera della giunta municipale per i tratti di strada interni ai centri abitati con popolazione superiore a 10 mila abitanti. Qualora l’amministrazione che deve prendere in consegna la strada o tronco di essa non interviene nel termine fissato, l’amministrazione cedente è autorizzata a redigere il relativo verbale di consegna alla presenza di due testimoni a notificare all’amministrazione inadempiente, mediante ufficiale giudiziario, il verbale di consegna e ad apporre agli estremi della strada dismessa, o dei tronchi di essa, appositi cartelli sui quali vengono riportati gli estremi del verbale richiamato”.
Questi sono alcuni passaggi della risposta che la Regione ha fornito al comitato dopo essere stata dallo stesso interpellata a seguito del palleggiamento di responsabilità tra il Comune di Augusta e il Libero consorzio di Siracusa, sulla non ancora avvenuta acquisizione delle strade provinciali da parte dell’Ente locale. Risposta che non chiarisce totalmente, però, l’ingarbugliata situazione. “Pertanto, per rispetto del lavoro dei 13 consiglieri comunali che hanno richiesto l’inserimento del punto all’ordine del giorno nella prima seduta utile dell’argomento, aspetteremo tale discussione e, qualora, non si approdasse ad alcun chiarimento, siamo pronti a consegnare un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa per gli accertamenti del caso” ha dichiarato Vincenzo Speciale, che insieme con padre Giuseppe Mazzotta, parroco della chiesa di San Giuseppe Innografo e Domenico Passanisi, (portavoce del comitato) ha presieduto l’assemblea.
La seduta consiliare dovrebbe essere aperta al comitato e agli enti interessati. Intanto saranno collocati, a breve, sulle strade lenzuoli con slogan che invocano la sicurezza stradale sia da parte delle istituzioni ma anche da parte degli automobilisti che spesso transitato sulle carreggiate come se percorressero un circuito. Il comitato distribuirà, inoltre, volantini ai cittadini per divulgare le proprie iniziative e rendere noti i propri scopi. Scopi che sono stati ribaditi da don Mazzotta che ha aperto l’incontro, svoltosi nei locali della parrocchia, precisando che al comitato sono invitati a unirsi tutti gli augustani e non solo i residenti del Monte.
“La nostra è un’iniziativa che esula dalla politica” ha sottolineato il parroco ricordando che il comitato è nato in seguito alla morte, avvenuta sulla strada il 3 aprile scorso, di Roberto Reicherl, che ha colpito particolarmente la parrocchia perché quest’ultimo è deceduto mentre faceva ritorno a casa dopo avere assistito, come da consuetudine, alla messa serale. “Roberto siamo noi” cittadini attivi per il bene comune chiede, ancora, a gran voce la stesura di nuove strisce pedonali e il potenziamento dell’illuminazione delle strade del Monte, in cui a oggi incombe il pericolo. Sono solo due dei 15 interventi urgenti che ha richiesto agli enti preposti dopo essersi presentato ufficialmente alla città. Il Comune a oggi, come riferisce il comitato, ha provveduto al diserbamento dei cigli stradali. “Fare politica significa fare gli interessi delle persone. Non vogliamo e non possiamo rifugiarci nella rassegnazione” ha detto a conclusione dell’assemblea Domenico Passanisi.
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