Non tarda più di tanto l’intervento del consigliere PD Giancarlo Triberio sulle ultime “mosse” della Giunta Comunale di Augusta che stanno accendendo il dibattito politico in città in questo scorcio di metà agosto. Se gli argomenti di critica che Triberio “cavalca”, tutto sommato, sono gli stessi ampiamente stigmatizzati da più parti in questi giorni, anche sui social, è pure vero che ad essi Triberio dà una valenza ed un peso politico diverso. Triberio, infatti, non è “solo” un consigliere di opposizione ma è il segretario politico del PD di Augusta e, quindi, ciò che dice si “carica” di un significato direttamente connesso all’autorevolezza del ruolo ricoperto. Nella sua lunga dichiarazione Triberio comincia criticando la nomina dell’arch. Luigi Minozzi ad assessore all’Urbanistica effettuata “ nel solco di quella preferenza accordata dai grillini augustani per gli esperti provenienti da fuori, meglio ancora se con precedenti esperienze al servizio del comune capoluogo di Siracusa (si veda quanto accaduto l’anno scorso con la nomina del consulente esterno all’ambiente ing. Raimondo).” Per tale nomina – aggiunge Triberio – “…continuo a nutrire forti dubbi sull’ennesima scelta di professionisti non augustani (tre assessori su sei, con l’assessore alla cultura Sirena spesso non residente sul posto per esigenze lavorative)..” arrivando ad adombrare “…una più ampia manovra politica dei pentastellati augustani volta ad reperire nuovi consensi in ambito provinciale, in modo da preparare il terreno per le prossime tornate elettorali…”, con l’evidente riferimento alle ormai imminenti elezioni regionali.
Triberio non risparmia nella sua analisi nemmeno il “rientro” nella scena politica del dott. Pino Pisani come esperto a titolo gratuito della sindaca Maria Concetta Di Pietro in materia di sanità e salute. Per il consigliere si tratta di “ un incarico utile, considerata l’esperienza in materia dello stimato medico radiologo -cui vanno i miei auguri- che avrebbe meritato però ben altra rilevanza ‘istituzionale’, visti i precedenti incarichi politici già ricoperti dal dott. Pisani, il candidato più votato in assoluto alle ultime elezioni, che con la sua persona aveva dato lustro e sostanza ad un movimento pentastellato altrimenti privo di figure di spicco”.
Giancarlo Triberio non manca infine di censurare negativamente ciò che definisce la vera ‘pietra dello scandalo’, riferendosi “…all’autorizzazione -conferita dal consiglio comunale alla giunta- ad “accettare” la somma di 7.867.986 €, tratta dal fondo istituito a favore dei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ai sensi dell’art. 6 del DL n. 78/ 2015, convertito nella legge n. 125 del 06/08/2015.”
Per il segretario cittadino del PD, “quello che i Cinque stelle augustani cercano di nascondere con retorica e parole piene di belle speranze, è in realtà un pesantissimo mutuo trentennale acceso a nome dei cittadini di Augusta, da restituire attraverso il pagamento di rate dell’ammontare di € 290.000 cadauna, dal dicembre 2019 (ovvero quando il mandato elettorale dell’attuale amministrazione sarà agli sgoccioli) fino all’anno 2048 (!!!).”
Non sfugge poi alla sua critica il dato oggettivo secondo cui “tutti i mutui stipulati in passato dall’ente locale augustano erano stati finalizzati alla realizzazione di progetti e pubbliche opere, mentre l’attuale prestito, lungi dal poter ripianare debiti preesistenti (come qualche pentastellato vorrebbe far credere), verrà utilizzato per sovvenzionare la spesa corrente e non sarà vincolato ad alcun capitolo di bilancio”.
Infine il Consigliere di opposizione considera “davvero inquietante che la richiesta di quest’ultimo finanziamento sia stata avanzata già il 20 luglio 2015, come uno dei primissimi atti dell’amministrazione pentastellata e pochi giorni prima della dichiarazione ufficiale di dissesto economico per Augusta” su cui – a suo dire – “…pesanti ombre continuano ad aleggiare sull’opportunità di quella scelta”. Triberio, in conclusione, rivendica chiarezza sul “buco” di bilancio ricordando “…la totale assenza di delucidazioni, a tutt’oggi, da parte dell’amministrazione pentastellata, sull’esatta quantificazione delle voci che vanno a comporre quel famigerato debito comunale, così ben strumentalizzato durante l’ultima campagna elettorale dai grillini locali, tanto abili nell’additare presunte colpe altrui, quanto capaci soltanto di consegnarci impegnative incombenze future e debiti- quelli sì- purtroppo certi.”
Di seguito pubblichiamo il testo integrale del Consigliere Comunale PD Giancarlo Triberio
Approfittando del naturale clima di torpore che precede la pausa ferragostana e sulle spalle degli ignari cittadini, l’amministrazione pentastellata di Augusta, forte della maggioranza assoluta, tra l’ultima seduta consiliare del 2 agosto scorso e i giorni seguenti, ha pensato bene di approvare numerose risoluzioni di colore politico assai discutibili, alcune delle quali foriere di preoccupanti conseguenze per la nostra città. Nei giorni scorsi è stata effettuata il completamento della giunta comunale (ancora priva di elementi fondamentali a più di un anno dal suo insediamento), con la nomina dell’arch. Luigi Minozzi in qualità di assessore all’urbanistica, nel solco di quella preferenza accordata dai grillini augustani per gli esperti provenienti da fuori, meglio ancora se con precedenti esperienze al servizio comune capoluogo di Siracusa (si veda quanto accaduto l’anno scorso con la nomina del consulente esterno all’ambiente ing. Raimondo). Senza nulla eccepire sulla competenza tecnica del neo assessore, continuo a nutrire forti dubbi sull’ennesima scelta di professionisti non augustani (tre assessori su sei, con l’assessore alla cultura Sirena spesso non residente sul posto per esigenze lavorative), vista la notevole presenza di figure locali altrettanto qualificate, che potrebbero godere di una migliore conoscenza dei veri problemi del territorio, a tutto vantaggio della città di Augusta: procedure di nomina svoltesi secondo criteri opinabili, che potrebbero far ipotizzare una più ampia manovra politica dei pentastellati augustani volta ad reperire nuovi consensi in ambito provinciale, in modo da preparare il terreno per le prossime tornate elettorali… Altresì si è configurato il rientro del dott. Pisani, già dimessosi per motivi di salute appena pochi mesi addietro, come consulente- a titolo gratuito- a supporto della sindaca Di Pietro in materia di sanità e salute: un incarico utile, considerata l’esperienza in materia dello stimato medico radiologo -cui vanno i miei auguri- che avrebbe meritato però ben altra rilevanza ‘istituzionale’, visti i precedenti incarichi politici già ricoperti dal dott. Pisani, il candidato più votato in assoluto alle ultime elezioni, che con la sua persona aveva dato lustro e sostanza ad un movimento pentastellato altrimenti privo di figure di spicco. Merita infine un’attenta riflessione, , tra i vari punti all’O.d. G. della suddetta seduta, la delibera più contestabile di quest’ultima seduta consiliare, vera ‘pietra dello scandalo’ per un comune come Augusta, dichiarato in stato di ‘dissesto finanziario’: mi riferisco infatti all’autorizzazione -conferita dal consiglio comunale alla giunta- ad “accettare” la somma di 7.867.986 €, tratta dal fondo istituito a favore dei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ai sensi dell’art. 6 del DL n. 78/ 2015, convertito nella legge n. 125 del 06/08/2015. Quello che i Cinque stelle augustani cercano di nascondere con retorica e parole piene di belle speranze, è in realtà un pesantissimo mutuo trentennale acceso a nome dei cittadini di Augusta, da restituire attraverso il pagamento di rate dell’ammontare di € 290.000 cadauna, dal dicembre 2019 (ovvero quando il mandato elettorale dell’attuale amministrazione sarà agli sgoccioli) fino all’anno 2048 (!!!). Si tratta di un provvedimento alquanto discutibile e vessatorio per il nostro Comune, considerando che tutti i mutui stipulati in passato dall’ente locale augustano erano stati finalizzati alla realizzazione di progetti e pubbliche opere, mentre l’attuale prestito, lungi dal poter ripianare debiti preesistenti (come qualche pentastellato vorrebbe far credere), verrà utilizzato per sovvenzionare la spesa corrente e non sarà vincolato ad alcun capitolo di bilancio: l’amministrazione potrà insomma gestire senza ulteriori gravose spiegazioni l’ingente somma di denaro, ulteriore pioggia di liquidità dopo i finanziamenti già ottenuti da Augusta nel periodo del commissariamento e dei quali si è persa traccia. Davvero inquietante che la richiesta di quest’ultimo finanziamento sia stata avanzata già il 20 luglio 2015, come uno dei primissimi atti dell’amministrazione pentastellata e pochi giorni prima della dichiarazione ufficiale di dissesto economico per Augusta, mentre pesanti ombre continuano ad aleggiare sull’opportunità di quella scelta; si ricordi infatti la totale assenza di delucidazioni, a tutt’oggi, da parte dell’amministrazione pentastellata, sull’esatta quantificazione delle voci che vanno a comporre quel famigerato debito comunale, così ben strumentalizzato durante l’ultima campagna elettorale dai grillini locali, tanto abili nell’additare presunte colpe altrui, quanto capaci soltanto di consegnarci impegnative incombenze future e debiti- quelli sì- purtroppo certi.