Non si placano le polemiche sulla questione riguardante la presidenza dell’Adsp. Marco Stella, presidente del Consiglio comunale definisce strumentale quella del segretario del Pd di Siracusa, Salvo Adorno: “il partito – dice – è lo stesso che anni addietro ha scippato l’Autorità portuale di Augusta a favore di Catania”.
Resta calda la vicenda che riguarda la presidenza dell’Autorità di sistema portuale, tra i pro e i contro alla scelta operata dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannelli nel designare l’attuale commissario straordinario dell’Adsp Alberto Chiovelli per ricoprire tale ruolo. All’attacco del segretario del Pd di Siracusa, Salvo Adorno al presidente della Regione e ai sindaci che hanno detto no alla governance del funzionario ministeriale risponde il presidente del Consiglio comunale, Marco Stella. “Il Partito democratico che ha scippato l’Autorità portuale di Augusta in favore di Catania quando stava al governo dell’Italia e della Sicilia, il Partito democratico di Siracusa che allora aveva un assessore regionale nella giunta di quel presidente Rosario Crocetta che diede parere favorevole allo scippo facendolo concretizzare, quello stesso partito oggi parla del futuro del porto di Augusta per bocca di un segretario provinciale del quale mezza dirigenza ne ha già chiesto le dimissioni per incapacità politica”. Così il Stella, ha replicato alle polemiche da egli definite strumentali seguite all’intesa fra le amministrazioni di Augusta, Priolo, Melilli, Catania con la Regione Siciliana, sulla nomina del “nuovo” presidente dell’ Adsp.
Il presidente del consiglio comunale di Augusta ritiene che Salvo Adorno e il partito che ancora formalmente rappresenta a Siracusa: “non abbiano l’autorevolezza necessaria a criticare chicchessia su questa richiesta. Richiesta, come sottolinea Stella, avanzata dai Comuni di mezza Sicilia e dal governo regionale di una governance Adsp legata al territorio, e non ai diktat delle segreterie romane. Evidentemente c’è chi ancora coltiva nostalgia di quei ‘bei tempi’, insieme ai nuovi alleati arrivati da un #cambiamento che si è concretizzato solo nella loro dichiarazione dei redditi”. Lo scontro sulla presidenza è politico su una nomina che è politica, al di là delle competenze che possiede la persona incaricata a ricoprire l’importante ruolo. Il ministro Giovannelli terrà conto dei pareri del territorio siciliano? Sembra paradossale, ma quello della Regione interessata non è vincolante.