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Augusta | L’Adsp di Palermo corre, quella megarese sprofonda

Augusta | L’Adsp di Palermo corre, quella megarese sprofonda
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Ad evidenziare il parallelismo “sbilanciato” tra le due realtà portuali, quello di Palermo e quello di Augusta, è l’amministrazione comunale di Augusta, rappresentato dal Sindaco Giuseppe Di Mare e dall’Assessore alle Politiche Portuali, Tania Patania.

Amministrazione che critica l’operato della gestione commissariale dell’Adsp megarese, definendola anonima, divisiva, e con carenti risultati. La recente costituzione della società West Gate Sicily, formata da MSC e Costa Crociere è nata sotto il comprovato impegno dell’AdSP della Sicilia Occidentale rappresenta un chiaro segnale della vitalità dello shipping nella nostra isola. Si tratta, infatti, di una nuova entità su cui hanno avuto modo di convergere le due più importanti compagnie di navigazione crocieristiche a livello globale, affidatarie della concessione demaniale marittima per la gestione dei terminal passeggeri a Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese.

“Come è stato riportato dalla stampa specialistica, – rammentano il Sindaco Di Mare e l’Assessore Patania con una nota – il risultato è il successo dell’attività dell’AdSP guidata dal Presidente Pasqualino Monti, che ha avuto modo di rivitalizzare il trasporto marittimo dell’intero sistema portuale della Sicilia occidentale, riqualificare gli spazi portuali e ristabilire il normale rapporto tra l’ente e le città ricomprese nella circoscrizione portuale. Nel 2022 sono previsti ben 176 attracchi per Costa e MSC, con l’obiettivo di arrivare a 1,5 milioni di crocieristi perché, come ha dichiarato Monti, si sta lavorando “affinché la West Sicily Gate possa realizzare gli ambiziosi progetti che si è prefissata e che riguardano non solo l’incremento dei passeggeri, ma anche l’impegno perché i nostri porti diventino degli home port, creando quell’ulteriore indotto costituito da passeggeri che raggiungono la città in aereo e che qui trascorrono qualche giorno prima di imbarcarsi per l’inizio della crociera”.

“L’Amministrazione comunale di Augusta (e gli Operatori Economici Portuali ) – prosegue la nota- leggono queste parole e questi fatti con notevole ammirazione e, al contempo, con enorme rammarico per la situazione del proprio porto. Più volte gli operatori economici infatti si sono espressi sulla mancata attività di programmazione e sviluppo del porto di augusta e sull’inerzia complessiva delle gestioni commissariali .Se da un lato vi è la dimostrazione che il mondo e l’economia del mare sono più vivi e vitali che mai, che riversano sviluppo e crescita economica nei territori, dall’altro lato è innegabile il continuo sprofondare del sistema portuale della Sicilia Orientale. L’impasse sulla governance portuale è la cifra dell’assoluto disastro. Mentre a Palermo l’evidente mole di lavoro svolto dalla AdSP ha portato ad un quasi automatico rinnovo di chi dirige la stessa, Augusta è alle prese con una gestione commissariale anonima, divisiva, e con carenti risultati in quella che è la missione unica e fondamentale dell’AdSP. In ultimo, il fervore imprenditoriale che negli ultimi mesi aveva fatto ben sperare nell’avvio di importanti traffici con Malta già a partire da oggi, 6 agosto, (con biglietti Già venduti da parte di privati investitori) si sta avviando verso un epilogo (perlomeno odierno) che comporterà un evidente danno alla portualità, alla Città di Augusta ed all’immagine internazionale per la nostra terra”.

“Una vicenda su cui è legittimo interrogarsi sul ruolo della nostra Adsp e sulla sua capacità o meno di comporre ed indirizzare le iniziative private verso il benessere collettivo, qui rappresentato dallo sviluppo delle attività portuali. Di certo continuare con questa incertezza, con questa gestione “commissariale”, fa correre il rischio che Augusta e tutta la Sicilia orientale perdano il treno della ripresa economica. Il pregevole risultato di Palermo è lì a ricordarlo: gli esiti sono, infatti, il frutto di anni di programmazione, di attività, di stabilità e competenza nella gestione del “bene porto”. L’auspicio è che l’AdSP di Augusta acquisisca al più presto questi strumenti ed obiettivi e si faccia capace di essere il motore dello sviluppo di una buona parte della Sicilia. Il potere che la legge portuale assegna a chi è chiamato a gestire il porto è anche responsabilità verso le generazioni presenti e future, che non devono essere costrette a fuggire dalla propria terra, ma rimanervi per beneficiare delle opportunità di crescita e sviluppo”.

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