La piattaforma contiene le istanze di migliaia di docenti appartenenti a gruppi e comitati che vivono gli effetti del piano assunzioni della legge 107/2015. Il documento, oltre a esporre i motivi legittimi del disagio, contiene in maniera articolata una serie di interessanti proposte che toccano i temi del tempo pieno per gli studenti, che vede la Sicilia assolutamente indietro rispetto al centro e nord Italia, il ripristino delle ore di musica, di arte e di diritto, il numero massimo di studenti per aula.
E a margine della seduta interviene con un comunicato inviato alla stampa il consigliere comunale Giancarlo Triberio di Liberi e Uguali che riportiamo:” I consiglieri 5 stelle non vogliono aiutare davvero gli insegnanti di Augusta “deportati” al Nord dalla riforma sulla scuola. Per favorire i giochi di potere dei loro parlamentari, hanno bocciato l’ emendamento che impegnava il Comune a essere parte attiva col prossimo governo. Ieri sera – dichiara Triberio – la maggioranza pentastellata ha bocciato il mio emendamento che impegnava l’amministrazione comunale a indicare un proprio rappresentante che sostenesse e seguisse direttamente la vicenda sia al Miur che all’Anci. La logica di questa iniziativa era proprio quella di approvare un atto politicamente “forte” nei confronti del governo, e allo stesso tempo dare un segnale di vicinanza e interesse concreto verso le famiglie coinvolte dalla “derportazione” delle cattedre al Nord. Invece la maggioranza 5 Stelle ha scelto la strada dell’ipocrisia, limitandosi ad appoggiare solo a parole quelle rivendicazioni. Di fatto, con questa bocciatura, l’amministrazione comunale è stata disimpegnata ad agire attivamente e concretamente, approvando una mozione che è solo di facciata, ma svuotata di reale sostanza politica.
L’unica cosa che questo Comune fa per i propri concittadini coinvolti – prosegue il consigliere di Liberi e Uguali – è di trasmettere un documento al Parlamento e al prossimo Governo, affidandosi alla buona stella. E’ suonata poi come una vera presa in giro la dichiarazione del capogruppo 5 Stelle Mauro Caruso, che per giustificare lo svuotamento della mozione ha detto che l’emendamento non serviva perchè daranno mandato alle centinaia di deputati e senatori grillini di cambiare la legge. E’ una affermazione che suona come un insulto all’intelligenza di padri e madri di famiglia “deportati” dalla Buona Scuola, che dovrebbero aspettare i tempi lunghi di ogni nuova legge di riforma, mentre la mozione contiene già delle soluzioni fattibili a livello ministeriale in tempi brevissimi,che poteva dare risultati raggiungibili per il prossimo anno scolastico. La maggioranza ha fatto chiaramente capire che non intende risolvere il problema, ma solo prendere tempo e far rimanere tutto allo status quo.
Niente può giustificare l’assenza della giunta e il rifiuto dei consiglieri 5 Stelle di sostenere veramente una giusta battaglia a difesa del sacrosanto diritto di circa 70 famiglie di nostri concittadini, e migliaia in tutta la Sicilia, costrette a separarsi dai figli per poter avere il diritto di lavorare. E’ inaccettabile che la continua campagna elettorale a cui ci costringono i 5 Stelle assetati di potere, e alla quale si è assistito anche ieri sera in aula, ricada poi sulla vita delle persone. Io e il mio gruppo – conclude Triberio – non accettiamo speculazioni, continueremo con tutte le nostre forze a sostenere questa battaglia di giustizia che agisce anche nella direzione di potenziare il tempo pieno nelle scuole, di fornire più insegnanti di sostegno per i disabili, e di fissare il tetto di 20 alunni massimi per classe in modo che i bambini possono meglio essere seguiti. Noi vogliamo questo, ma i 5 Stelle, poltrone a parte, cosa vogliono”?