«La Regione Siciliana si farà carico della retribuzione dei precari dei Comuni in dissesto, tra cui gli 85 di Augusta e l’unico di Lentini». Lo ribadisce con una nota diffusa questa mattina l’on. Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione bilancio e programmazione all’Ars, che stigmatizza le recenti prese di posizione dell’amministrazione comunale megarese, la quale «prima di parlare, sarebbe opportuno che si documentasse maggiormente per evitare di inasprire i rapporti con i lavoratori e con chi ha sempre dimostrato di averli seriamente difesi e tutelati». «L’Assemblea regionale siciliana – spiega Vinciullo – onorerà gli impegni con i lavoratori perché le leggi vanno rispettate. Questo nonostante i sindaci dei Comuni in dissesto non abbiano fatto mai pervenire alcuna richiesta di integrazione alla Commissione bilancio che presiedo. Non si comprendono quindi le sterili lamentazioni fatte davanti ai lavoratori in mia assenza. Sono amareggiato – prosegue Vinciullo – di come il dialogo sia volutamente esasperato attraverso comunicati stampa che cercano la rissa su un argomento così delicato quale è quello del lavoro e del futuro di tanti lavoratori precari degli enti locali». Il presidente della Commissione bilancio e programmazione spiega in dettaglio la vicenda. «Le somme che il parlamento regionale ha stanziato su mia proposta – dice – erano più che sufficienti e sono sovrabbondanti, se si considera che ancora non sono state spese le risorse assegnate per il 2015 che ammontano a oltre 400 mila euro. Sulla correttezza delle mie affermazioni e sulle insignificanti affermazioni altrui, un solo dato deve fare riflettere: al momento dell’approvazione della legge – prosegue – i precari dei Comuni in dissesto erano 222, oggi sono diventati 519, ovvero più del doppio, e al Comune di Augusta, a quanto leggo dai giornali, mancano solo 90 mila euro per poter concludere l’anno in corso. Ciò significa che, nonostante il numero dei precari sia più che raddoppiato da marzo a oggi, le somme stanziate erano così generose che sono riuscite perfino a fare fronte quasi a più del doppio dei lavoratori previsti. È chiaro che sulla dichiarazione di dissesto da parte dei Comuni, l’Ars non ha alcuna responsabilità. Piuttosto – aggiunge – deve fare i conti con realtà che, pur dichiarando lo stato di dissesto, si rifiutano di comunicarlo all’Assemblea, che poi deve apprenderlo dai giornali». Discorso a parte per Lentini. «Quanto all’unico precario del Comune di Lentini – conclude Vinciullo – a oggi il Comune ha ricevuto dalla Regione oltre 15 mila euro per le 24 ore canoniche, per cui occorrono altri 1.289,11 euro che la Regione è disponibile a inviare qualora pervenga la richiesta dal Comune e la dimostrazione di aver versato quella somma al lavoratore».
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