Hanno protestato per una giornata, al termine della quale sono riusciti ad ottenere le risposte positive che cercavano. Sit- in, ieri, di alunni e genitori del Liceo Megara contro il trasferimento di alcune classi in un edificio privato del palazzo di vetro. La soluzione l’ha trovata l’amministrazione comunale, concedendo l’utilizzo parziale dell’auditorium “Giuseppe Amato” mentre il dirigente scolastico Renato Santoro metterà a disposizione spazi della vice presidenza per attività laboratoriali.
Il Liceo Megara non avrà una sede distaccata; gli alunni seguiranno, tutti, le lezioni nei plessi della cittadella degli studi. Da ieri tre classi ( II AC, 4AC e IIBC – liceo classico) avrebbero dovuto trasferirsi in un edificio privato di via Benavides, conosciuto come palazzo di vetro, ma ad entrare nelle nuove aule sono stati solo in sei mentre gli altri hanno “scioperato”. Seguendo una turnazione, sino alla fine dell’anno scolastico, altre otto classi si sarebbero alternate nello spostamento. Una decisione, questa, che non ha incontrato il parere favorevole di alunni e genitori che, per l’intera mattinata di ieri, hanno manifestato fuori e dentro la cittadella degli studi, dove si trovano allocati i plessi. A disertare le lezioni non solo le classi interessate sin da subito dal trasferimento e quelle destinati a spostarsi successivamente, ma anche altri alunni che non si sarebbero, comunque, mai trasferiti come i ragazzi della IIBL (liceo linguistico) Il trasferimento, infatti, avrebbe interessato a turno 11 classi su 38).
E per il resto della giornata i genitori si sono adoperati per sollecitare la celere soluzione del problema, esprimendo forti dubbi sulla sicurezza dei locali e dell’area circostante, per le difficoltà di rispettare le norme anti Covid e perché il palazzo si trova all’ingresso della città, che si allaga in caso di maltempo. Per reperire nuovi spazi la scuola, partecipando ad un bando ministeriale per il tramite del Libero consorzio comunale di Siracusa, nei mesi scorsi ha ottenuto un finanziamento per prendere in affitto una sede distaccata. Per la locazione del plesso, per un periodo di 10 mesi, al Megara sono stati assegnati 19 mila euro. Inoltre la scuola ha ottenuto una somma per le utenze, per un importo massimo di 10 mila euro. E’ stata l’ex Provincia a prendere in affitto l’immobile che non ha incontrato l’approvazione dell’utenza scolastica.
Da domani tutte le classi svolgeranno lezione nella sede centrale perché il dirigente del Megara, Renato Santoro per soddisfarne le esigenze ha interloquito con l’amministrazione comunale dalla quale ha ottenuto risposte concrete. Ad investire il sindaco Giuseppe Di Mare e l’assessore alle Politiche dell’Istruzione, Ombretta Tringali del problema sono stati anche i genitori che ora si dicono soddisfatti della soluzione trovata grazie alla disponibilità del primo cittadino che ha concesso l’utilizzo parziale dell’auditorium “Giuseppe Amato” per attività laboratoriali. Sono stati così recuperati gli spazi necessari alla scuola, che era stato necessario individuare in una diversa sede. La scuola perderà il finanziamento ottenuto per l’affitto dei locali e per quanto riguarda la rescissione del contratto col proprietario dell’immobile sarà l’ex Provincia a dover affrontare la questione. A quest’ultima i genitori hanno inviato una nota, chiedendo la sospensione immediata della mobilità.