Il consigliere comunale, Vincenzo Canigiula plaude alla piena attivazione del Centro regionale per la prevenzione e cura delle patologie derivanti dall’esposizione all’amianto ma allo stesso tempo sollecita la soluzione delle criticità che penalizzano il Muscatello. Nell’esprimere gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito e si sono adoperati affinché venisse realizzato quanto previsto dalla Legge regionale 10 del 2014, meglio conosciuta come “Legge Gianni” e dare vita a un Centro che sarà di grande ausilio, anche psicologico, per chi da anni combatte le malattie derivanti dall’esposizione all’amianto, sottolinea però che non bisogna dimenticare di guardare l’altra faccia della medaglia: “quella – dice Canigiula – che presenta criticità non proprio edificanti per il buon nome del nostro ospedale.
Il riferimento va giocoforza all’annoso problema della presenza di un solo endoscopi sta che comporta liste di attesa che si protraggono addirittura al 2022 per ciò che riguarda le colonscopie e i primi mesi del 2021 per ciò che riguarda le gastroscopie. Altra criticità è la mancata sostituzione dell’unica, storica fisioterapista, oramai posta in pensione; e l’acquisto del nuovo strumento per la risonanza magnetica dovrebbe far riflettere sul fatto che “fisioterapia” dovrebbe essere addirittura potenziata.
Per concludere, sembra che problemi di budget stiano portando alla riduzione delle ore lavorative degli ausiliari. Non sono problemi insormontabili come si può ben immaginare, ma la sfera della Sanità è alquanto complessa e noi augustani lo sappiamo bene. Sono certo che chi di dovere, ovviamente il riferimento è all’assessore Razza, saprà intervenire. Perché tutto ciò, se dovesse essere oggetto di ricerca di soluzione, o meglio fosse risolto in tempi brevi, sarebbe una vittoria per tutti”.