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Augusta| L’OPINIONE di Alessandro Mascia – “Colpa di quei cessi”. Così Settipani sbatte la porta al M5s

12 Giugno 2016 | by Alessandro Mascia
Augusta| L’OPINIONE di Alessandro Mascia –  “Colpa di quei cessi”. Così Settipani sbatte la porta al M5s
Politica
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La fuoriuscita di Settipani dal gruppo consiliare M5s ha fatto impazzire il sismografo.

Il consigliere comunale Nilo Settipani si è dimesso perché si è sentito “emarginato” dal Movimento 5 stelle. L’Amministrazione pentastellata, infatti, non avrebbe dato il giusto peso a una incresciosa vicenda riguardante la situazione igienica dei cessi della scuola Costa di Augusta.

Me lo ha detto lui stesso nel corso di una telefonata amichevole. L’ho contattato perché il testo del suo comunicato stampa, con il quale ha rassegnato le dimissioni, mi è molto piaciuto per lo stile utilizzato…

Gli ho chiesto quali fossero i punti di disaccordo con l’Amministrazione. Non sono riuscito, però, a cogliere un vero e proprio conflitto. Tutto un po’ in chiaroscuro. Specie quando gli ho chiesto cosa lo disturbava della nomina di Orazio Guido a componente del Cda dell’Istituto Parisi-Zuppello. E quando gli ho chiesto del perché, secondo lui, “Shortini film festival” non è stato fatto, mentre “Augusta blues fest” sì. Perché “Elisir d’amore” troverebbe il consenso dell’Amministrazione e “Shortini” no. Perché “Shortini” va giù e “Augusta buskers night” va su. Tutto un po’ in chiaroscuro.

Su una cosa, però, non ha usato mezzi termini: il modo in cui l’Amministrazione ha trattato la vicenda dell’igiene dei cessi del Costa l’ha indignato. Mi ha spiegato che è una questione a cui tiene particolarmente, sulla quale sta lavorando da settembre 2015 (e mi chiedo: a questo punto li avranno sistemati questi cessi?). Dal suo punto di vista è il Movimento che avrebbe preso una strada diversa dalla sua in merito a una precisa esigenza pubblica che lui ha documentato con tanto di foto.

Ha ragione chi scrive che si tratta del primo caso di dimissioni per motivi di dissenso politico. Gli altri si erano dimessi per motivi di salute. Sarei curioso di conoscere quali altri motivi addurranno coloro che si dimetteranno. Se si dimetteranno, ovvio.

All’inizio ho pensato che, per coerenza con i dettami del Movimento, Nilo avrebbe dovuto dimettersi da consigliere. Ma questa è una considerazione fatta dalla prospettiva di un grillino. La fuoriuscita per dissenso politico la ritengo, invece, un esercizio di libertà, di democrazia da parte del consigliere, che deve rimanere in carica.

Ho pensato poi alla parola Direttorio, l’organo dei 5 stelle che giudicherà (sic!) l’operato di Nilo. La trovo inquietante. Ma questa è una considerazione fatta da un non grillino.

Il comunicato stampa del Movimento 5 stelle in risposta alle dimissioni di Settipani non si è fatto attendere. Ma letti i toni, sarebbe stato meglio attenderlo ancora un bel po’. Perché i toni sono importanti.

L’opposizione ha istituito una sala controllo dotata di sismografi molto sensibili. Anche un’incrinatura nelle ciglia vibratili di un amministratore pentastellato è studiata a fondo. Figurarsi cosa accade per una dimissione! Scattano allarmi di eventi infausti. Catastrofi!

Durante l’ultima conferenza stampa, nella quale si chiedono addirittura le dimissioni dell’Amministrazione, l’opposizione ha presentato i dati del sismografo. Quando Settipani si è dimesso, la linea tracciata dal pennino ha avuto un picco altissimo. Roba da impressionare anche l’elettore più intorpidito. Le notizie volano, si intersecano, precipitano, scoppiano. In qualche modo la possibilità di legare l’Amministrazione a qualcosa di negativo c’è. E il gioco, torbido, è fatto.

Ancora oggi, a distanza di un anno dalle elezioni, la politica augustana è sopraffatta da odio e veleno. Non è colpa solo dell’Amministrazione o dell’opposizione. Ognuno di noi ha il suo pezzetto di responsabilità. Anche io che scrivo.

Alessandro Mascia

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