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Augusta | L’Unitre riparte in presenza: apertura dell’anno accademico

12 Novembre 2021 | by Redazione Webmarte
Augusta | L’Unitre riparte in presenza: apertura dell’anno accademico
Attualità
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Si è svolta nell’auditorium comunale sito nella cittadella degli studi la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2021/2022 dell’ Unitre Augusta che riparte in presenza. Nel pieno rispetto delle norme anti Covid, un emozionato Giuseppe Caramagno, presidente dell’associazione, ha accolto i soci con un caloroso benvenuto. Il vice presidente Salvo Cannavà ha comunicato che oltre alle già citate umanità e solidarietà, un’altra parola chiave per quest’anno sarà sicuramente “sorriso”. Illustri i laboratori e presentato un ricco programma di momenti ricreativi. Presente l’assessore Giuseppe Carrabino.

L’auditorium comunale “Giuseppe Amato”, ha ospitato la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2021/2022 dell’Unitre Augusta. Nel pieno rispetto delle norme anti Covid, con grande emozione il presidente dell’associazione Giuseppe Caramagno, ha accolto i soci con un caloroso benvenuto. Dopo la consueta preghiera iniziale e l’inno, il presidente ha ricordato i momenti trascorsi insieme, sottolineando come l’Unitre non abbia mai abbandonato i propri iscritti. Umanità e solidarietà saranno infatti i fili conduttori di questo anno accademico. £Mai come dopo gli ultimi due anni di pandemia – afferma Caramagno – c’è bisogno di prendersi cura degli altri, di essere pronti ad accogliere chi si sente solo e ricorda che l’Unitre è da sempre un porto sicuro per molti.

Il vice presidente Salvo Cannavà ha riportato un tema che da quasi due anni divide la società: l’utilizzo delle mascherine come norma di prevenzione per il Covid. Per quanto queste siano fastidiose, è obbligatorio sottolineare il loro lato “positivo”. “È solo grazie alle mascherine infatti – ha detto – che abbiamo potuto riscoprire l’importanza degli sguardi, di comprendere chi ci sta accanto semplicemente guardandolo negli occhi. Se è vero che le mascherine hanno riportato in luce l’importanza degli occhi, d’altra parte però hanno escluso la bellezza dei sorrisi. Il Vice Presidente ha allora comunicato, che oltre alle già citate umanità e solidarietà, un’altra parola chiave per quest’anno sarà sicuramente “sorriso”.

Successivamente la docente Anna Lucia Daniele, responsabile dei corsi culturali e della gestione dei canali social, ha illustrato il piano didattico. Le lezioni prenderanno avvio da gennaio con diverse materie sia umanistiche (quali ad esempio antropologia, psicologia, diritto, letteratura, storia, filosofia, tradizioni locali, arte, ecc.) sia scientifiche (come architettura, geologia, chimica e molte altre). La prof.ssa ha voluto lasciare gli iscritti con un po’ di suspense su quelli che saranno invece i temi specifici che verranno trattati nel corso delle lezioni, dunque lo scopriranno solo assistendovi. Gli ultimi due interventi sono stati condotti prima dall’avvocato Giovanna Fraterrigo e poi dal consigliere Carmelo Addia. La prima ha sottolineato l’importanza dei fili conduttori scelti per l’anno accademico, in una visione più complessa del dialogo tra le varie generazioni. I nonni, afferma l’avvocato, devono fungere da ponte per raggiungere le nuove generazioni, spetta a loro il difficile compito di comunicare con dei ragazzi sempre più interconnessi. Il secondo, nella funzione di coordinatore dei laboratori, ha illustrato i laboratori che prenderanno avvio non appena possibile, sempre nel rispetto delle norme anti Covid. Si tratta dei laboratori di ballo, musica e canto, computer e corale.

Infine i responsabili del Comitato ricreativo Franca Morana Caramagno e Alessandro D’Oscini hanno presentato un ricco programma di momenti ricreativi che si spera si possano realizzare Covid permettendo. L’incontro è stato concluso dall’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino, il quale ha portato i saluti del sindaco Giuseppe Di Mare e dell’amministrazione tutta, ricordando l’impegno assunto al fianco dell’associazione. L’amministrazione comunale si è infatti resa disponibile nell’accogliere i bisogni dell’Unitre e da quest’anno l’auditorium “Giuseppe Amato” meglio conosciuto come teatro comunale, che insiste nella cittadella degli studi di via Strazzulla, sarà reso usufruibile all’associazione almeno una volta la settimana.  Piccoli segni importanti per una realtà che cerca di tornare alla normalità dopo la dura prova del Covid, con la speranza che si possa finalmente ridare vita vera (e non solo virtuale) all’Unitre e con la ferma consapevolezza che nessuno schermo può sostituire il calore dei rapporti umani.

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