Il Tar di Catania ha dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione, il ricorso presentato lo scorso marzo da Natura Sicula contro il Comune di Augusta e nei confronti della Mc Donald’s development Italy llc (la società che lo realizzerà che non si è costituita in giudizio) chiedendo l’annullamento, della delibera di Giunta municipale che consegna alla Mcdonald’s il terreno pubblico adiacente al Palajonio per la realizzazione di un fast-food con parcheggi e servizio drive in. Il McDonald’s quindi si realizzerà.
Il McDonald’s si farà. Si conclude positivamente per il Comune di Augusta la vicenda giudiziaria legata alla scelta di realizzare il noto fast food nell’area comunale che si trova in corso Sicilia angolo via Aldo Moro. Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania ha dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione, il ricorso presentato lo scorso marzo da Natura Sicula, contro il Comune di Augusta e nei confronti della Mc Donald’s development Italy llc (la società che lo realizzerà che non si è costituita in giudizio) chiedendo l’annullamento, della delibera di Giunta municipale che consegna alla Mcdonald’s il terreno comunale adiacente al Palajonio per la realizzazione di un fast-food con parcheggi e servizio drive in. Il Tar pronunciandosi definitivamente sul ricorso ha condannato, inoltre, la ricorrente al rimborso delle spese processuali in favore del Comune megarese per un ammontare di 2 mila e 500 euro.
Per giudici della terza sezione, presieduta da Daniele Burzichelli, e composta da Francesco Bruno (estensore), Gustavo Giovanni e Rosario Cumin, “l’associazione è sorta per tutelare aree a verde, parchi o zone di interesse paesaggistico/storico/artistico ma non è legittimata ad interloquire tramite lo strumento giudiziario sull’uso di aree che non presentano alcuna di quelle connotazioni, e che il Piano regolatore ha destinato a finalità diverse (attrezzature ed impianti di interesse generale). Né può ritenersi che il generico e diffuso interesse a preservare alcune specie arboree presenti in modo marginale nel sito in esame, esigenza che anche il Collegio ritiene condivisibile nel merito, possa comunque fondare una legittimazione ad agire a trecentosessanta gradi in capo all’associazione ricorrente; salvo voler riconoscere una (non ammissibile) sorta di “azione popolare”, esperibile a tutela di qualunque forma vegetale presente in ogni tipologia di ambito, pubblico o privato”.
Per Natura Sicula si trattava di “Salvare il giardino pubblico di corso Sicilia dalla cementificazione, preservando una delle ultime aree verdi alberate della borgata di Augusta”. Con quest’obiettivo, l’associazione, assistita dall’avvocato Sebastiano Papandrea, aveva impugnato dinnanzi al Tar di Catania, chiedendone l’annullamento, la delibera di Giunta municipale Per la terza sezione del Tar l’eccezione di inammissibilità sollevata dalla difesa del Comune di Augusta, rappresentato dall’avvocato Glenda Giardina, è fondata. Il legale dell’Ente locale augustano ha evidenziato che l’area destinata al fast food è qualificata nel Prg come zona F per “attrezzature ed impianti di interesse generale”: e dunque, “non potrà mai essere una zona “a verde” ma potrà soltanto ospitare “attrezzature sociali di livello urbano o comprensoriale: per l’istruzione superiore all’obbligo o per la cultura; per parchi e sport; varie d’interesse collettivo (sanità, assistenza, religiose, amministrazione pubblica, servizi).
Secondo il collegio dei giudici non sussiste neanche la legittimazione a tutelare la “qualità della vita” nella zona interessata, depauperata di ogni spazio verde, a vantaggio di una diffusa edificazione dato che il lotto di terreno in “non è di fatto né un polmone verde, né un giardino pubblico, ma un’area incolta, nella quale possono essere realizzati solo interventi conformi al piano regolatore, che non prevede in loco verde pubblico”. “In tantissimi, avete incoraggiato l’amministrazione ad andare avanti e permettere l’insediamento del Mcdonald nell’area adiacente il Oalaionio. Fermamente convinti delle nostre scelte, abbiamo deliberato approvando l’idea progettuale che prevede anche la realizzazione di un parcheggio e aree di aggregazione per la socialità. Oggi è stata messa la parola fine alle sterili polemiche dei mesi scorsi con una sentenza che di fatto chiarisce la correttezza del nostro operato” commenta sui social l’assessore alla Cultura, Viabilità e Polizia municipale Giuseppe Carrabino.