Centinaia di pesci senza vita galleggiano nelle saline “Regina”. A denunciarne la presenza su segnalazione dei residenti delle vie limitrofe a piazza Unità d’Italia è stato il presidente dell’associazione “Genitori e figli –Unitevi a noi”, Antonio Caruso. “Il problema – dice Caruso – potrebbe essere dovuto alla mancata ossigenazione delle saline, avvenuta in seguito all’improvviso innalzamento delle temperature, oppure a qualche altro fenomeno che determina l’abbassamento dell’acqua salmastra o, peggio ancora, allo sversamento di sostanza inquinante. Saranno gli organi competenti a stabilirlo. Non appena gli abitanti di piazza Unità d’Italia hanno chiamato la nostra associazione, in qualità di componenti della stessa abbiamo sentito, subito, il dovere di intervenire denunciando l’accaduto”.
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“Genitori e figli” ha inviato, via mail, una nota alla Capitaneria di porto, al comandante della Polizia municipale e al sindaco, Cettina Di Pietro in quanto responsabile della sanità cittadina e all’assessorato all’ecologia. “Chiediamo aiuto agli enti di competenza – aggiunge Antonio Caruso – alle associazioni di categoria per la tutela delle saline. Vogliamo capire cosa sta accadendo alla nostra amata zona umida. Sarà cura della Capitaneria di porto informare l’Arpa e gli organi preposti. Da ciò che mi è stato riferito la moria potrebbe essere stata causata dal passaggio repentino dalle basse temperature al caldo. Bisogna però approfondire perché questa potrebbe essere solo una concausa. Invitiamo tutti i soggetti coinvolti ad attivarsi tempestivamente per chiarire le ragioni del fenomeno e intervenire”. Fenomeno che si è presentato già, più volte, con le alte temperature che favoriscono l’eutrofizzazione delle alghe, dovuto anche al mancato ricambio delle acque per l’ostruzione dei canali che ne assicurano l’ossigenazione.