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Augusta | ON LINE il numero 15 de ‘LA DOMENICA’, il settimanale di Webmarte

5 Febbraio 2023 | by Michele Accolla
Augusta | ON LINE il numero 15 de ‘LA DOMENICA’, il settimanale di Webmarte
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Per leggere ‘LA DOMENICA’ in formato pdf, con l’editoriale del Direttore, Michele Accolla, e tutti gli articoli pubblicati nella settimana basta cliccare qui.

L’editoriale di Michele Accolla

Qualche giorno fa, il Gip del tribunale di Catania ha prosciolto l’ex deputato regionale di Rosolini, Pippo Gennuso, dall’accusa di voto di scambio con la mafia.

Una vicenda che risale al 2018, quando Gennuso fu arrestato con l’accusa di voto di scambio nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, e dovette lasciare il seggio che occupava all’Ars per l’applicazione della legge Severino.

Poco importa che nel chiedere l’archiviazione, i Pubblici ministeri che sostenevano l’accusa, abbiano parlato di un “sottobosco politico – amministrativo” in cui l’attività politica è svolta in chiave esclusivamente o prevalentemente utilitaristica e remunerativa del suo “particulare”, in spregio alle più elementari regole della democrazia rappresentativa”.

Quello che importa è che non sono stati ravvisati reati perseguibili penalmente e quindi le accuse sono cadute. L’inchiesta e le accuse sono così archiviate.

Ma la vicenda era anche stata una di quelle alla base della polemica che costrinse, a metà dicembre, l’onorevole Riccardo Gennuso, figlio di Pippo, eletto nella lista di Forza Italia, a sospendersi dalla carica di vicepresidente della “Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia“, alla quale era stato eletto solo pochi giorni prima.

A sollevare la polemica, con accuse gravi e dettagliate, era stato il suo collega, l’altro vice presidente eletto dalla stessa commissione, Ismaele La Vardera, deputato del movimento Sicilia vera – De Luca Sindaco di Sicilia.

Viene fuori ora, in una sorta di ‘chi la fa l’aspetti’, che La Vardera è sotto processo a Siracusa, con l’accusa di diffamazione aggravata.

La vicenda risale al 2016, quando La Vardera realizzò, per la trasmissione ‘Le Iene’ di Italia 1, un servizio nel quale l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giancarlo Garozzo, allora del partito democratico, era accusata di gestire gli asili nido in modo clientelare e poco trasparente.

In particolare, le accuse riguardavano l’ex assessore Alfredo Foti, che fu costretto a dimettersi, per poi risultare del tutto estraneo alle accuse.

Il servizio, dal titolo “Il Comune è cosa loro”, che non è più disponibile sul sito dell’emittente di Mediaset, La Vardera lo aveva realizzato assieme a Dino Giarrusso, oggi europarlamentare eletto nelle liste del Movimento 5 Stelle, dal quale ha poi preso le distanze.

Nel servizio, i due autori, oggi entrambi politici, avevano raccolto le denunce dell’allora consigliera comunale Simona Princiotta, eletta nel Pd e poi transitata all’MPD, e parlavano di un vero e proprio “Sistema Siracusa”, un intreccio di soldi pubblici e affari privati di politici locali e dei loro parenti, e Siracusa veniva definito “il comune più inquisito d’Italia”.

Secondo Garozzo e Foti, i due giornalisti avrebbero rifiutato l’invito ad un incontro presso il Comune, preferendo lo studio dell’avvocato Calafiore, dove furono poi registrate le interviste.

Le vicende successive dimostrarono che un ‘Sistema Siracusa’ effettivamente esisteva, ma era di tutt’altra natura e comprendeva alcuni avvocati, tra cui lo stesso Calafiore e Amara, assieme ad alcuni magistrati, ed era un sistema che condizionava gli esiti dei processi.

Qualche giorno fa, Giarrusso, dopo aver tentato un’alleanza elettorale con Cateno De Luca alle scorse regionali, in vista delle primarie per la scelta del segretario, prima con la Schlein e poi con Bonaccini, ha chiesto la tessera al partito democratico, suscitando violente polemiche di chi ricorda le accuse mosse al partito di cui ora avrebbe voluto fare parte.

Polemiche di cui il Pd non sentiva certo la necessità, impegnato com’è nella lunga liturgia di un interminabile congresso, che da qui a qualche settimana porterà finalmente all’elezione del nuovo segretario.

E proprio in vista delle elezioni del Pd, ieri è arrivata a Siracusa Elly Schlein, di fatto l’unica vera avversaria del presidente della Regione Emilia Stefano Bonaccini.

In una sala affollata da oltre trecento persone, Elly Schlein, tra nostalgia e rinnovamento, ha riscaldato le passioni del popolo di sinistra che non condivide le scelte moderate del suo partito di riferimento.

Con il suo linguaggio efficace, la Schlein ha parlato di diseguaglianze, clima e precarietà, dell’esigenza di tornare a capire il paese, il lavoro che è cambiato, gli ultimi, pronunciando le parole d’ordine e toccando tutti i temi cari alla sinistra storica, ecologista e solidale.

Quello di Elly Schlein segretaria, sarebbe un partito che ritorna alle radici delle sinistra storica, per interpretare una fase nuova, inedita.

Intanto si avvicinano le elezioni amministrative in Sicilia. Il governo regionale ha stabilito che si svolgeranno domenica 28 e lunedì 29 maggio, con eventuale turno di ballottaggio nei giorni 11 e 12 giugno.

Nel seguito l’elenco degli articoli pubblicati nella settimana, direttamente linkabili per la lettura.

Buona domenica e buona settimana.

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