Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta durante la sua visita in Sicilia ha dichiarato che il sito di Punta Izzo potrebbe diventare fruibile al pubblico nella stagione estiva e per il resto dell’anno restare zona militare. Lo ha detto nel corso di un intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” pubblicata giorno 19. Dichiarazioni che hanno scatenato il malcontento del coordinamento Punta Izzo possibile che da tempo chiede la smilitarizzazione dell’area da adibire a parco naturale. “Punta Izzo è un Parco naturale, un’area archeologica e un luogo della memoria e dell’identità siciliana. Punta Izzo è un bene paesaggistico e culturale che attende di essere definitivamente smilitarizzato per una completa fruizione civile. Punta Izzo – sottolineano gli attivisti del coordinamento – non è una semplice “spiaggia” da aprire ai bagnanti per la “stagione estiva”, ma un patrimonio costiero minacciato dal progetto di un nuovo poligono militare. Siamo per la smilitarizzazione di Punta Izzo e la sua completa fruizione da parte del pubblico”, ha dichiarato pochi giorni fa il senatore augustano Giuseppe Pisani. Eppure, a leggere le dichiarazioni del ministro della Difesa Elisabetta Trenta intervistata da La Sicilia, si apprende che la soluzione prescelta dal nuovo Governo sarebbe quella di mantenere la zona militare a Punta Izzo, e dunque il suo possibile utilizzo come poligono, limitandosi a concedere ai cittadini il contentino di una semplice “apertura estiva”.
E il progetto del poligono, ossia la nuova colata di cemento sulla costa, si realizzerà? A questa domanda, posta dal giornalista Mario Barresi de La Sicilia, il ministro non ha risposto. “Si ha dunque la netta sensazione che il problema di fondo sia stato glissato e che, in definitiva, il ‘gigante’ stia partorendo un… topolino. L’idea”, avanzata dal ministro – aggiungono gli attivisti – di “una condivisione periodica dell’area, con l’obiettivo di tenere aperta la spiaggia ai civili per tutta la stagione estiva”, non fa altro che svilire, snaturare e banalizzare un’istanza popolare di ben altro spessore sociale, politico e culturale. La campagna per Punta Izzo Possibile non si pone l’obiettivo demagogico di creare una mera zona balneare “stagionale”, accessibile cioè negli intervalli di tempo tra un’esercitazione militare e l’altra, ma bensì di proteggere, valorizzare e restituire ai cittadini di Augusta una fetta di territorio da oltre un secolo negata a una libera fruizione”.
L’assenza di un’ effettiva volontà di riattivare il poligono a Punta Izzo, farebbe venir meno lo stesso interesse istituzionale al mantenimento di un vincolo militare nell’area. Al contrario, la ripresa delle esercitazioni a fuoco, e prima ancora la cementificazione della costa attraverso la realizzazione di un nuovo poligono in violazione delle leggi ambientali, sarebbero la pietra tombale sulla prospettiva di tutela e fruizione eco-sostenibile di questo bene. “A questo punto, ancora una volta – conclude il coordinamento chiediamo al ministro Trenta di chiarire le reali intenzioni del nuovo Governo. Il nuovo progetto di poligono verrà realizzato? Punta Izzo è ancora un’area d’interesse militare, come già affermato dal suo predecessore Pinotti, oppure adesso si ha il coraggio e la volontà politica di decretare la sua definitiva smilitarizzazione per uso civile”?
Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Giancarlo Triberio: “quindi, in sostanza il ministro 5 stelle propone su Punta Izzo una soluzione che sconfessa ciò che è stato detto dai grillini di Augusta che rappresentano lei e il movimento. A questo punto vorrei sapere cosa ne pensano di questa proposta il sindaco Cettina Di Pietro e anche il senatore, Giuseppe Pisani e il presidente del consiglio Sarah Marturana, che durante l’incontro col comitato Punta Izzo possibile avevano dato il massimo sostegno di smilitarizzazione avanzata dal comitato. Adesso come pensano di conciliare un poligono dove sparano con armi da fuoco, con una zona usufruita anche dai civili? In poche parole, una “condivisione periodica” significa che il poligono lo faranno. Dopo Ilva, Tap, Tav, Muos, anche su Punta Izzo eseguono l’ennesima giravolta che ricorda tanto la prima repubblica. Ora capisco perché Trenta è venuta in visita ad Augusta in gran segreto, senza nemmeno invitare i giornalisti come è prassi in questi casi molto prima dell’avvento al potere del Partito della #trasparenza. Capisco anche perché Marturana non mi ha voluto far parlare in Consiglio comunale sulla misteriosa visita del ministro della Difesa”.