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Augusta | Questione anziani: Lo Turco (Spi-Cgil) la loro voce chiede più attenzioni

14 Settembre 2022 | by Redazione Webmarte
Augusta | Questione anziani: Lo Turco (Spi-Cgil) la loro voce chiede più attenzioni
Sindacale
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Ennesima denuncia dello Spi –Cgil sulla “questione anziani”, assenza di servizi e di attività.  Il segretario dello Spi Cgil, Carmelo Lo Turco, torna dopo le ferie estive ad essere la loro voce, che chiede al sindaco, Giuseppe Di Mare e all’assessore alla Coesione sociale Ombretta Tringali se è possibile affrontare la questione, se possono gli anziani diventare una risorsa nella società.

Gli anziani hanno bisogno di servizi e attenzioni. Li sollecita il segretario dello Spi Cgil, Carmelo Lo Turco, il quale ha atteso che trascorressero le ferie estive per rivendicarli. “Da sempre sono la voce delle istanze degli anziani alle quali molte amministrazioni hanno preferito non rispondere – dichiara il sindacalista – non considerando i risvolti sociali, economici ed umani che, la politica fatta di indifferenze per questo patrimonio composto da uomini e donne, che rappresenta un fattore di grande utilità per la nostra comunità, comportano. Non comprendo il motivo per cui le amministrazioni non ripongano la giusta attenzione politica e umana che questa fascia di popolazione merita”. A seguito di tale doverosa premessa Carmelo Lo Turco chiede al sindaco, Giuseppe Di Mare e all’assessore alla Coesione sociale Ombretta Tringali se è possibile affrontare la questione, se possono gli anziani diventare una risorsa nella società e se rientra tra le politiche sociali un progetto che tenda a valorizzarli, che definisca uno spazio, dei locali che consentano loro di trascorrere più serenamente la parte finale della vita e non in solitudine. Lo Spi Cgil, da sempre un punto di riferimento per i terza età, chiede al sindaco un incontro per affrontare la questione e presentare il progetto che il sindacato vorrebbe vedere realizzato.

“Sulla base dello stato di salute dell’esperienza personale e culturale – aggiunge Lo Turco – ogni anziano presenta diverse esigenze ed è in grado di contribuire in maniera diversa allo sviluppo del tessuto sociale” . Gli obiettivi generali del progetto sono: battersi contro l’isolamento e la solitudine, favorire una più diffusa cultura della propria salute personale, creare attività che in base alle attitudini di ciascuno, possa far sentire l’anziano utile e coinvolto, favorire dinamiche di scambio generazionale, sfruttare i non più giovani come fonti storiche e strumenti di bellezza, apprezzare la lentezza degli anziani come modello di vita. Prioritaria è per il sindacalista la questione dell’isolamento che, secondo lo Spi Cgil, verrebbe risolta attraverso due modalità: “per alcuni sarebbe utile creare un servizio di compagnia domiciliare, per altri un centro di aggregazione aperto durante il giorno in cui realizzare attività che si pongano gli obiettivi previsti dal progetto”.

Per Lo Turco sarebbe, inoltre, opportuno creare un centro informativo riguardante i servizi socio-sanitari presenti nel territorio, in modo che gli interessati possano essere tempestivamente e agevolmente messi a conoscenza di eventuali iniziative nell’uno e nell’altro ambito. E’ necessario anche un servizio di mobilità per coloro che essendo soli sono impossibilitati a raggiungere i luoghi in cui vengono espletati i servizi. L’attenzione dell’organizzazione sindacale è rivolta anche ai disabili e, pertanto, sollecita l’implementazione e il miglioramento delle politiche che riguardano le attività dio inclusione e aggregazione sociale, sfruttando anche i fondi disponibili dell’Unione Europea previsti per questa fascia sensibile della società. “Tutta la comunità deve essere sensibilizzata sulla questione. E’ fondamentale includere non solo le persone direttamente coinvolte nella disabilità con le loro famiglie, ma anche le persone che hanno a che fare con questa problematica. Lancio un appello al sindaco e alla sua amministrazione affinché decidano di confrontarsi con noi- conclude Carmelo Lo Turco – approfondire questi aspetti potrebbe rappresentare occasione per riqualificare il nostro territorio in funzione dei suoi reali bisogni e delle necessità concrete di chi lo vive”. Il sindacalista si augura, pertanto, che la problematica abbia ora l’attenzione che merita.

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