L’accusa mossa nei confronti di Lombardo era quella di abuso in atti d’ufficio e, in concorso, di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale e omissione di lavori in edifici o costruzioni. Piuttosto proprio durante il suo mandato tra l’agosto del 2011 e l’ottobre del 2012 sono stati eseguiti interventi di restauro a salvaguardia del maniero federiciano. E proprio questa è stata una delle ragioni che ha indotto il Gip del Tribunale di Siracusa ad accogliere la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm Marco Di Mauro a conclusione delle indagini. “Gli ultimi interventi a salvaguardia del castello federiciano, seppur modesti rispetto alla gravità della situazione sono stati compiuti proprio durante il mandato del presidente Lombardo” si legge nella richiesta di archiviazione. Si tratta di interventi che come scrive lo stesso Pm hanno impiegato un finanziamento di circa 2 milioni e 800 mila euro.
L’inchiesta partì nel febbraio del 2016 contestualmente al sequestro del bene monumentale disposto dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano in seguito all’azione legale inoltrata dall’associazione Italia Nostra Augusta, che nel dicembre del 2015 presentò un esposto alla Procura e ai Carabinieri denunciando cedimenti e smottamenti dei terrapieni e delle mura di contenimento del Castello svevo. Nel 2017 sono stati eseguiti gli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza del bene monumentale, realizzati in seguito al sequestro. Ancora in alto mare l’iter, invece, che riguarda, e 2 progetti per la riqualificazione parziale dell’antico maniero. Si tratta di 2 lotti funzionali il primo lotto funzionale che verrà realizzato con una somma pari a 5.681.000. A questo ne seguirà un altro, il secondo lotto funzionale, con un finanziamento di poco più di 4 milioni di euro per arrivare all’importo complessivo di 10 milioni di euro, cifra originariamente stanziata per il restauro del Castello Svevo.