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Augusta| Sepoltura dei non residenti e tutela dei beni comuni: il Consiglio dice sì

5 Settembre 2019 | by Redazione Webmarte
Augusta| Sepoltura dei non residenti e tutela dei beni comuni: il Consiglio dice sì
Politica
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Anche i non residenti potranno trovare sepoltura ad Augusta, purché coniugi o parenti fino al terzo grado, di defunti che riposano nel cimitero comunale. Lo stabilisce la modifica al regolamento di polizia mortuaria approvato dal Consiglio. Votata a maggioranza dall’Aula anche la mozione di indirizzo per l’adesione del Comune di Augusta al comitato popolare di difesa dei beni comuni, sociali e sovrani “Stefano Rodotà”, presentata dal consigliere di Diems25, Giuseppe Schermi.

L’Aula, all’unanimità dei presenti, ha detto sì alla modifica del regolamento di polizia mortuaria. Viene data, così, la possibilità alle persone che per motivi di lavoro, di studio odi  salute sono state costrette a lasciare Augusta, trasferendo altrove la propria residenza, di far ritorno anche da defunti nella città natale. Le condizioni cambiano in base al grado di parentela con le persone decedute che già riposano nel camposanto megarese.  Un nuovo loculo sarà assegnato al coniuge o al familiare di primo grado, mentre ai congiunti di secondo e terzo grado verrà concesso lo stesso loculo del parente dopo l’estumulazione dei resti ossei che, trascorsi 30 anni andranno a finire nella cassetta, così come ha suggerito l’Asp.

“Ringrazio chi ha collaborato per il raggiungimento di questa necessaria modifica affinché i nostri concittadini di Augusta, purtroppo sempre più divenuta terra di emigranti, che sono costretti ad andare via per motivi di salute, studio o lavoro possano nel loro ultimo viaggio ritornare nella loro terra vicino ai loro familiari” dichiara il consigliere di Articolo Uno Giancarlo Triberio nonché capogruppo di centrosinistra, il quale la scorsa primavera ha sollecitato la modifica del regolamento. Lo ha fatto in seguito alla richiesta, inizialmente negata e poi accolta dal Comune, di Salvatore Patania, l’augustano malato di cancro, che prima di morire aveva espresso il desiderio di trovare sepoltura nella sua città natale. Triberio ha allora perorato quella che ha ritenuto una giusta causa, sostenuta con forza dai figli dell’anziano che si sono battuti affinché l’amministrazione comunale esaudisse l’ultima volontà del loro padre.

Il presidente del Consiglio comunale, Sarah Marturana che manifesta sui social la volontà di convocare a breve una conferenza stampa per divulgare nei dettagli quanto deliberato così commenta l’avvenuta approvazione dell’atto: “Grazie alla collaborazione dei consiglieri comunali tutti, dell’amministrazione, degli uffici comunali insieme con l’Asp, è stata votata una modifica che prevede per il coniuge o per i parenti fino al terzo grado non residenti di un defunto che riposa nel nostro cimitero la possibilità di essere tumulati ad Augusta. Il Consiglio comunale ha dato piena dimostrazione di come si possa lavorare insieme e in sinergia per il bene del nostro territorio e dei cittadini tutti”.

L’Aula ha approvato anche la mozione di indirizzo (quinto e ultimo punto all’ordine del giorno) per l’adesione del Comune di Augusta al comitato popolare di difesa dei beni comuni, sociali e sovrani “Stefano Rodotà”, presentata dal consigliere di Diems25, Giuseppe Schermi. La mozione impegna il Comune, tramite proprio il legale rappresentante di aderire al comitato con sede nella capitale e di dare incarico al responsabile interessato di formalizzare tale adesione con il versamento della quota di iscrizione annua di 100 euro e di dichiarare l’atto immediatamente esecutivo. “La costituzione del comitato – si legge nella mozione – punta ad assicurare la tutela dei beni ad uso collettivo come le acque, le risorse naturali, i parchi e le aree archeologiche, i beni culturali, il paesaggio, l’aria e tutti quei beni immateriali di inestimabile valore umano, sociale e civile. Tutti beni che Augusta vanta e che non hanno trovato finora la giusta tutela e l’adeguata valorizzazione. Il consigliere cita il problema della mancata depurazione delle acque, la difesa delle spiagge, il mancato utilizzo del parco dell’Hangar, il convento di San Domenico, uno dei complessi monumentali più vasti della provincia di Siracusa in stato di abbandono. Sono questi solo alcuni esempi dei beni comuni, sociali e sovrani di Augusta.

La seduta del Consiglio si è aperta con la trattazione delle interrogazioni. Sono stati rinviati, invece, a data da destinarsi il terzo e il quarto punto all’odg riguardanti rispettivamente: la sostituzione dell’allegato “B” (regolamento relativo all’albo comunale compostatori) alla delibera numero 73 del 6 dicembre 2016 “regolamento per la gestione dei rifiuti urbani” e la modifica del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani. Rinvio consequenziale alla presentazione di pregiudiziali da parte del consigliere Schermi per mancanza del parere economico finanziario necessario ai due atti.

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