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Augusta| Straordinaria partecipazione al concorso “U caruseddu de paroli scurdati”.

Augusta| Straordinaria partecipazione al concorso “U caruseddu de paroli scurdati”.
Cultura
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Numeri inaspettati quelli relativi alla partecipazione al concorso “U Caruseddu de paroli scurdati”, una iniziativa promossa dalla Società Augustana di Storia Patria nell’ambito della prima edizione del Festival della Storia Patria:  835  partecipanti per un totale di 9.981 ottantuno termini dialettali.

L’iniziativa riguardante l’indizione del concorso per gli alunni degli istituti comprensivi della città “Un caruseddu de paroli scurdati” ha registrato un grande successo.  “Non possiamo che essere grati a tutti i  4 Istituti comprensivi di Augusta, ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli alunni e alle loro famiglie. Con un bando specifico avevamo indicato le classi che avrebbero potuto partecipare identificando gli alunni di quinta elementare e quelli delle  secondarie di primo grado Abbiamo registrato la partecipazione di 835  per un totale di 9.981 termini dialettali” dichiara con soddisfazione il presidente della Società augustana di Storia patria, Giuseppe Carrabino.

Quest’ultimo esprime gratitudine nei confronti di  Carmela Mendola, responsabile della segreteria della Società di Storia Patria che di fatto si è occupata del certosino lavoro di catalogazione dei termini per classe e Istituto, permettendoci così di definire il numero di partecipanti e parallelamente il numero di termini. Sarà proprio l’analisi dei termini che darà il via alla seconda fase del concorso che vedrà impegnati i ragazzi nel produrre uno specifico elaborato. Tutti i termini raccolti, opportunamente catalogati e selezionati, saranno poi inseriti in un dizionarietto che verrà distribuito in tutti gli Istituti.

Il progetto, nato nel contesto delle linee guida che la Regione Siciliana ha suggerito per lo studio della lingua siciliana nelle scuole, è andato oltre le aspettative. “Riteniamo che sia stato fatto un buon lavoro -aggiunge Carrabino – non solo nella ricerca dei termini ma soprattutto nell’interazione tra generazioni in quanto i ragazzi, sollecitati in classe dai propri docenti, hanno intervistato i familiari, nonni e zii, chiedendo il significato dei termini e nel contempo approfondendo storie di vita e del territorio che hanno poi condiviso in classe”.

Tra i termini ricorrenti si rilevano quelli relativi all’arredo della casa: cantaranu, buffetta, culunnetta, ammuarru; alle stoviglie: sattania, bruccetta, maidda, vacila, quattara; erbe e alimenti: addauru, accia,  balicicò, puddisinu e vastedda. Prossimamente sarà resa pubblica la graduatoria delle classi e dell’Istituto vincitore ma, in effetti, l’alta percentuale di partecipazione, ha  decretato di fatto il successo dell’iniziativa che tra l’altro è stata inserita negli eventi dell’anno europeo del patrimonio culturale coordinati dal ministero dei Beni culturali.

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