Un pronto soccorso che rischia il collasso, così come hanno denunciato i consiglieri Vincenzo Canigiula e Giancarlo Triberio che ieri hanno, pertanto, presentato un esposto ai Carabinieri. Il collasso perché il numero di pazienti che stazionano nella struttura è superiore ai posti letto disponibili nel nosocomio megarese, che si ridurrebbero ulteriormente in seguito all’accorpamento. Dall’Asp di Siracusa rispondono dicendo che il provvedimento di accorpamento è stato revocato, ma la Tds incalza sottolineando che, il documento di recente firmato dal direttore sanitario del presidio ospedaliero Augusta –Lentini, Alfio Spina, parla di provvedimento temporaneamente sospeso. “La storia ci insegna – dichiara Domenico Fruciano, presidente dell’associazione che non possiamo “fidarci” se alle parole non seguono i fatti. E’ vero che la disposizione di accorpamento dell’1 giugno scorso non è stata messa in atto, ma soltanto nelle more che il problema relativo alla carenza di personale infermieristico trovi soluzione. “Purtroppo, invece – continua Fruciano – tutto ci fa pensare che si possa profilare il pericolo di chiusura di neurologia”. “Né l’amministrazione comunale né la Regione – aggiunge Maria Carmela Giannone – si stanno impegnando per difendere il nostro ospedale. Solo al Muscatello non vengono assegnati nuovi infermieri, siamo stanchi di questa situazione e siamo pronti a manifestare per tutelare il diretto degli augustani e dei residenti dei territori limitrofi di avere un ospedale pienamente funzionante”. La Tds sollacita ancora una volta l’attivazione al pronto soccorso dell’Obi (Osservazione breve intensiva).