La giornata inizierà in chiesa Madre e in piazza Duomo, dove ad accogliere i partecipanti ci sarà l’arciprete, don Palmiro Prisutto. Ad animare la manifestazione sarà la Pastorale giovanile vocazionale della provincia Cappuccina con a capo fra Francesco Bellaera. Una “marcia della gioia” si snoderà lungo tutta via Principe Umberto fino ad arrivare nella chiesa del Cristo Re dove fra Francesco si occuperà di un momento formativo intitolato “Riconoscere, Interpretare, Scegliere”, tre verbi fondamentali per calare i giovani nella realtà contemporanea, piena di insidie ma anche piena di risorse.
Alle 18 tutti gli intervenuti si ritroveranno nella chiesa del Cristo Re per la santa messa celebrata da fra Gaetano La Speme, ministro della provincia cappuccina di Siracusa. A seguire una sorta di “tavola rotonda” la narrazione di un tempo lungo un quarto di secolo, ossia un’intera generazione, attraverso le storie personali di chi questi 25 anni ha vissuto. Un po’ come una fermata dell’autobus in cui, con il passare del tempo salgono vari passeggeri. Ma l’autobus, la Gi.Fra, resta lo stesso e ognuno, a suo modo, vi resta legato. Tra i partecipanti Ottavio Castro (attuale diacono presso la parrocchia Santa Maria del Soccorso), Stefania Quartarone (ministra dell’Ofs di Augusta), Andrea Durante (già segretario regionale dell’Ofs), Giovanna Alicata, Francesco Buonora. Il racconto arriverà fino ai nostri giorni quando gli attuali responsabili racconteranno com’è la Gi.Fra di oggi.
Ospite d’eccezione sarà fra Giovanni Salonia, che in quel 1992 era ministro provinciale. Giovanni Salonia è stato, per il suo spessore religioso, spirituale, culturale e intellettuale, ben più che un semplice notaio di quella rinascita. Salonia ha attraversato questi 25 anni con i suoi studi e quindi è un testimone privilegiato di un percorso che dal 1992 ci ha condotti fino ad oggi. “Ci piace ricordare – dice la gioventù francescana – che nel 1992 era assistente spirituale provinciale della Gi.Fra. fra Maurizio Sierna, attuale assistente spirituale regionale dell’Ofs oltre che della Fraternità di Augusta: ulteriore testimonianza di come il passato e il presente trovino dei ponti nelle persone che vivono il tempo intercorso”.