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Augusta| Un ragazzo affetto da leucemia tra i migranti che raccontano l’inferno libico

Augusta| Un ragazzo affetto da leucemia tra i migranti che raccontano l’inferno libico
Cronaca
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Sono sbarcati oggi al porto 280 migranti tratti in salvo sabato in diverse operazioni di soccorso a largo della Libia. Tra essi c’è anche un quattordicenne affetto da leucemia che è stato  ricoverato all’ospedale Muscatello, ma sta per essere  trasferito al Policlinico di Catania.

I 280 naufraghi, tratti in salvo sabato nelle acque internazionali al largo della Libia, provengono da oltre 20  diversi Paesi, tra i quali  69 dall’Eritrea, 12 dalla Somalia, 6 dalla Libia e 3 dalla Siria. La nave Aquarius, con a bordo sani e salvi e al sicuro i 280 naufraghi,  tra cui 47 donne e 32 minori, dei quali 25 non  accompagnati ha attraccato  intorno alle 8 nella banchina del porto megarese.

Sono stati individuati numerosi casi particolarmente vulnerabili, incluse vittime di tortura, potenziali vittime di traffico di esseri umani e urgenze mediche. Un giovane delle Comore ha spiegato ai volontari a bordo della nave Aquarius di aver trascorso 2  anni in Libia a lavorare senza ricevere alcuna paga per un capo che gli aveva confiscato il passaporto al suo arrivo nel Paese, prima di riuscire a fuggire a bordo di un’imbarcazione di fortuna. “Lo so che in tutto il mondo ci sono problemi ma almeno in Europa ci sono i diritti umani, non come in Libia – ha detto il giovane –  Il mio capo ha ancora il mio passaporto, ma il mio passaporto non è il mio corpo».

Un ventenne del Chad ha raccontato di essere stato torturato con scosse elettriche ogni giorno per due mesi in Libia perché non poteva pagare il riscatto necessario a uscire di prigione. « Sono stato venduto e mi sono ritrovato a Bani Walid. Dopo un amico mi ha aiutato a organizzare il viaggio per prendere la barca. Ho trascorso un mese in una casa assieme a 150 persone. Cinquanta sono potute partire questa volta, le altre attenderanno la prossima partenza», ha raccontato il naufrago ai volontari a bordo della Aquarius.

La nave Aquarius, noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partnership con Medici senza Frontiere il 10 marzo ha recuperato 110 persone da un gommone sgonfio, prima di accogliere a bordo 62 persone soccorse da un mercantile e altre 108 tratte in salvo dall’equipaggio della nave Open Arms dell’Ong ProActiva. I volontari hanno raccontato del  salvataggio avvenuto in extremis, quando alle 7 di sabato 10 marzo, la nave Aquarius ha ricevuto la segnalazione di più imbarcazioni in difficoltà e l’indicazione da parte del Mrcc (Centro di coordinamento del soccorso in mare) di Roma di raggiungere la posizione stimata di uno dei natanti. Una spessa nebbia ha complicato la ricerca dell’imbarcazione in difficoltà. Nel momento in cui è stata individuata, inizialmente da parte di un peschereccio, numerose persone si sono gettate in acqua nel tentativo di raggiungerlo a nuoto.

Il 14 enne affetto dalla grave malattia, accompagnato dai suoi due fratelli maggiori, è stato recuperato in alto mare sabato mattina dall’Ong ProActiva a bordo di una piccola imbarcazione alla deriva. L’adolescente di nazionalità libica è stato ricoverato al Muscatello dove i sanitari hanno confermato che è affetto da sospetta leucemia linfoplastica acuta da tipizzare. E’ stato disposto il suo trasferimento al reparto di ematologia pediatrica del Policlinico di Catania.

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