Una petizione per chiedere l’istituzione di servizio ambulatoriale di ortopedia e traumatologia attivo in orario antimeridiano tutti i giorni feriali. La promuove il movimento civico “Adesso Augusta”, che non vuole apporre un cartello politico all’iniziativa, ritenendo che la petizione sia di tutti perché il servizio, qualora venisse istituito, sarebbe necessario ai cittadini residenti nel Comune megarese e agli abitanti dei territori limitrofi, che già accedono alle cure del Muscatello.
La petizione è stata presentata, ieri sera, in conferenza stampa da Massimo Casertano, fondatore del movimento civico, nato la scorsa estate, dal copresidente Gianfranco Mignosa, da Giorgio Italia, Maria Blundo e Gabriella Tomaselli, componenti di “Adesso Augusta”. Evidenziati i disagi scaturiti dall’assenza di un presidio ortopedico in città, che si sono acuiti col trasferimento della clinica Villa Salus in territorio siracusano e che, un ambulatorio attivo tutti i giorni feriali, in parte, risolverebbe. L’istituzione di un tale servizio eviterebbe le “trasferte” che i pazienti sono costretti a fare da soli, vale a dire recandosi con un proprio mezzo o accompagnati da famigliari o amici nei reparti ospedalieri della provincia, anche in presenza di piccole fratture e traumi che non richiedono ricovero, risolvibili con l’assistenza di un medico specialista in ortopedia.
“ A oggi – è stato sottolineato da “Adesso Augusta” – è presente nel distretto sanitario solo un ortopedico 2 volte la settimana per visite ambulatoriali, ma se in seguito a un trauma si accede al pronto soccorso del Muscatello, i sanitari, dopo aver visitato il paziente lo indirizzano in altre strutture se il problema riscontrato è di natura ortopedica”. “Ci prefiggiamo l’ obiettivo di raccogliere raccogliere 2.000 mila firme – afferma Casertano – e chiunque voglia darci una mano per far sottoscrivere la petizione, sarà da noi bene accolto. Abbiamo ottenuto la disponibilità dell’associazione Tds (Tutela della salute), presieduta da Domenico Fruciano. Non apporremo il logo del movimento nei moduli predisposti per la raccolta della firme, perché vogliamo che sia la petizione dei cittadini.
Il modulo – aggiunge Massimo Casertano- sarà scaricabile da una pagina Facebook e a breve avvieremo la petizione in piazza Duomo. Chiederemo anche ai commercianti di collaborare per far firmare la petizione. Riteniamo che questa sia una battaglia di civiltà, non intendiamo innescare polemiche, né addossare responsabilità, tanto meno all’attuale amministrazione che, sappiamo bene, essere estranea alle scelte assunte dalla politica diversi anni fa, quando si decise di decretare il lento e progressivo depotenziamento del nostro ospedale. La petizione sarà, infatti, indirizzata solo per conoscenza al Comune e verrà inviata all’assessorato regionale alla Salute e all’Asp di Siracusa.
“Da quando ad Augusta non c’è più la clinica “Villa Salus” i problemi per chi si procura un trauma o una lieve fattura, che potrebbe essere curata senza dover ricorrere al ricovero ospedaliero, sono aumentati – dice Gianfranco Mignosa – siamo stati privati, finora, di troppi reparti. Sono stati soppressi quelli di ginecologia –ostetricia e pediatria e chiediamo che ci venga riconosciuto il diritto di accedere in loco a un servizio, che si potrebbe istituire senza dover modificare l’organizzazione della rete ospedaliera. “La petizione – aggiunge Giorgio Italia – nasce dalle segnalazioni dei cittadini e dal malumore generale, avvalorato da testimonianze che abbiamo raccolto in questi giorni. Sono circa 200 le persone che al mese ricorrono in città a cure ortopediche ed è inammissibile che anche per una “fasciatura” un utente debba recarsi negli ospedali di Lentini, di Siracusa o nella clinica “Villa Salus” ormai distante dalla nostra città”.