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Augusta| Vicenda sede Autorità portuale di sistema Augusta – Catania

8 Febbraio 2017 | by Sebastiano Salemi
Augusta| Vicenda sede Autorità portuale di sistema  Augusta – Catania
Sindacale
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Il segretario generale Utl Ugl Antonio Galioto scrive a Delrio e Crocetta e chiede a Gentiloni di non firmare il decreto.

300x250 Cacciaguerra Onoranze“Come organizzazione sindacale – scrive nella missiva il segretario generale Ut- Ugl, di Siracusa, Galioto –  non possiamo non accogliere  l’invito  espresso  durante il Consiglio Comunale  aperto  ad Augusta  dove erano presenti  gran parte dei sindaci della provincia , Assoporto e  le Associazioni Datoriali di  indire una manifestazione, sarà una  delle prime, e crediamo che insieme alle altre  sigle sindacali si possa decidere per ulteriori e più incisive azioni a tutela del porto megarese.

Credo che oggi sia il caso di fare veramente squadra, riteniamo inoltre  anche i colossi del Petrolchimico siracusano, operando  nel porto megarese e che pertanto anche loro  forse più di altri,  hanno interesse che la struttura  del porto non  venga depotenziata.  Proprio per queste  motivazioni occorre  piena  cooperazione mostrata dal presidente di Assoporto  che lavora giustamente e supportata chi nel porto stesso lavora ed ha notevoli interessi commerciali.

yap recordingDifendere il porto di Augusta significa mettere al centro parte dell’ economia di questa provincia. Siamo consapevoli che si possa aprire e fare  fronte comune contro questa decisione che umilia ulteriormente questo territorio.  Oggi  insieme e questo ulteriore  scippo, e per non far dimenticare  al Governo Nazionale e Regionale  che nel lontano 2005  fu firmato l’ “ Accordo  sulla Chimica  “; in quel documento  vi sono  punti  importanti per lo sviluppo  economico di questa  provincia,  ancor prima furono  firmati  accordi per le bonifiche, per il risanamento ambientale  ecc ecc., di tutti  quei progetti inseriti nei vari protocolli  nulla è stato  realizzato. La politica non può pensare a scaricarsi le responsabilità accusando ora questo e domani quell’altro. Tutti si devono sentirsi responsabili di questo scippo, l’ennesimo purtroppo, e noi chiediamo uno scatto di orgoglio perché tutti insieme, in un senso alto di appartenenza si lavori per difendere questa provincia. Si inizi dall’attivarsi, da subito, per sbloccare quei progetti già finanziati e appaltati. Sarebbe questo il segno tangibile se si vuole lavorare perché Augusta, al di là delle semplici passerelle, venga salvata e valorizzata, e con essa i cittadini, i lavoratori e l’economia. Come  O.S. l’attenzione va solo sulla tutela dei posti di lavoro e sul rilancio dell’economia.

Per questo occorre fare in modo che si prenda coscienza  delle  grave decisione assunta   o che sarà assunta dal Ministro Delrio,  con espresso invito al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri  a non firmare il Decreto  per il riconoscimento delle sede dell’Autorità Portuale a Catania, ma  che stabilisca  legittimamente  quanto  è stato riconosciuto  per legge   ad Augusta. Per evitare  ulteriori mobilitazioni, il nostro compito è  sensibilizzare il territorio e coinvolgere   le imprese che operano nel porto, in quanto parti in causa. Solo così si può tutelare il porto di Augusta”.

Difendere il porto di Augusta significa difendere una fetta ampia di economia di questa provincia. Noi siamo favorevoli affinché si apra un fronte comune contro questa decisione che svilisce e mortifica ulteriormente questo territorio.

Siamo certi – conclude Galioto – che il Ministro prenderà atto di tutta la documentazione e le motivazioni della richiesta del riconoscimento dell’Autorità Portuale di Augusta”.

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