“Che fine ha fatto il nuovo documento di Crocetta a Del Rio?”. A chiederlo sono Zappulla e Triberio. “Crocetta sta dimostrando, in questa gravissima vicenda sicuramente, tutta la sua inaffidabilità’. Si era pubblicamente impegnato a modificare la sua posizione sulla sede dell’autorità’ portuale di Sistema Augusta-Catania, ha fatto pure esporre qualche deputato e assessore della sua maggioranza e giunta in tale direzione e invece l’unico risultato e’ il silenzio assordante rotto solo da dichiarazioni volgari e offensive su Augusta e le sue attività’. Non sappiamo se con questa “cortesia” si sia conquistato i consensi dei catanesi, certamente ha perso quelli di Augusta e della provincia di Siracusa.
Abbiamo letto, inoltre, la dichiarazione del Ministro De Vincenti, presente a Siracusa in occasione della convention leopoldina, con cui ribadisce la scelta dei due anni per Catania e due per Augusta. Continuiamo a sostenere che questa posizione e’ offensiva per l’economia, per i due territori, per i due porti, per gli operatori portuali e marittimi e per le intere comunità’.
Infatti: o il porto di Catania merita per organizzazione, servizi, banchine, attracchi, attività, fondali etc di rappresentare la governance della nuova autorità portuale e in tal caso lo deve svolgere in modo strutturale o non le ha queste caratteristiche e non la deve assolvere neanche per due anni. La verità’, caro Crocetta, caro Del Rio, ora caro De Vincenti e’ un’altra, verità che tentate di mistificare e occultare in modo sempre piu’ imbarazzante: la sede deve essere Augusta perchè’ e’ l’unico porto Core, perché i criteri individuati portano ad Augusta, perché l’attività’, le banchine, i fondali, i servizi, le aree e le potenzialita’ dicono inequivocabilmente Augusta. Perché se è vero che Catania brilla sulla crocieristica la logica e la finalità delle nuove Autorità Portuali di Sistema sono quelle di integrare le attività puntando naturalmente alla centralità del Porto piu’ grande, piu’ forte, piu’ attrezzato. E’ stato compiuto un atto, più corretto dire un misfatto, illegittimo e in palese violazione delle norme nazionali e comunitarie; un atto dettato solo dal puro esercizio dell’arbitro del potere e cercano di trovare le foglie di fico per coprire la vergogna di una decisione che continua a gridare vendetta.
Ecco perché riteniamo che la battaglia continua ancora, anzi va alzato ulteriormente il livello dello scontro, per costringere Crocetta e Del Rio a rivedere la loro scelta. Ognuno di noi ha il preciso dovere di svolgere fino in fondo il proprio ruolo. Da parlamentare nazionale sto pressoché quotidianamente presentando interrogazioni, lettere e documenti indirizzati al governo e al ministro senza soluzione di continuità.
Credo che altrettanto e forse piu debbano fare i deputati regionali per inchiodare Crocetta alle sue responsabilità. A Roma, a Palermo, a Siracusa, ad Augusta – concludono Zappulla e Triberio – le pressioni di ogni genere vanno tenute alte ed accelerate. Così come crediamo ormai inevitabile la mobilitazione generale dell’intero territorio provinciale. In tal senso siamo pronti a sostenere le iniziative di lotta e di mobilitazione che il sindacato saprà nei prossimi giorni assumere nell’interesse di Augusta e dell’economia del territorio”.