Un lungo ed emozionante applauso ha accompagnato l’inaugurazione del murales di via Scavonetti dedicato a Vincenzo Ripa, carlentinese scomparso prematuramente la cui famiglia ha disposto la donazione degli organi post mortem.
“Il dono di Vincenzo”, voluto fortemente dall’associazione “Davvero e Sempre” presieduta dal dott. Giovanni Condorelli, è stato realizzato dall’artista Carpiko per ricordare il gesto nobile e di grande valore compiuto dalla famiglia Ripa che ha permesso di salvare molte vite.
Presente, oltre alla famiglia e all’associazione “Davvero e Sempre”, anche il sindaco, il dott. Giuseppe Stefio, l’A.I.D.O. intercomunale Lentini- Carlentini- Francofonte, una delegazione dell’Erg dove lavorava Vincenzo Ripa, colleghi, amici e quanti gli hanno voluto bene.
“Siamo qui per ricordare uno dei gesti più nobili che l’uomo possa fare verso gli altri: la donazione”, ha sottolineato il sindaco Stefio.
“Ringrazio la famiglia e l’associazione “Davvero e Sempre” che ha avuto questa iniziativa”, ha ribadito il primo cittadino.
Toccante l’intervento della sorella di Vincenzo Ripa, Graziella, che ha ripercorso quei momenti difficili che hanno permesso di ridare la vita a tante persone, “Il 23 dicembre 2021 è stata decretata la morte celebrare di Enzo e seguito di una emorragia celebrale e lo stesso giorno sono stati espiantati gli organi. I funerali si sono svolti il pomeriggio del 24 dicembre, a poche ore dal Natale”, ha raccontato.
“La stessa notte qualcuno ha ricominciato a vivere e il suo cuore batte ancora, grazie Enzo”, ha proseguito emozionata.
Graziella Ripa ha ringraziato poi l’associazione Davvero e Sempre, il gruppo dei direttivo per il progetto grafico, il pittore Carpiko, i colleghi di lavoro del fratello e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del murales.
“Grazie di cuore per questa partecipazione giusta e doverosa ad un evento importante che ha segnato e segna i rapporti all’interno della nostra società e che guarda ai problemi sociali”, ha detto il dott. Condorelli, il presidente dell’associazione.
“La testimonianza della viva famiglia è un qualcosa che ci emoziona e ci da’ quella speranza che ci deve spingere a divulgare sempre questi messaggi di vita”, ha ribadito.
“Quando si dona un organo si da’ la possibilità di vivere, Enzo era un nostro socio e l’iniziativa è stata accolta da tutti”, ha concluso.
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