Disatteso l’accordo siglato in Prefettura, che prevedeva che le aziende agricole fornissero un alloggio agli extracomunitari impegnati nei lavori nei campi. Per questo, la tendopoli realizzata a cassibile sarebbe sovraffollata, con tutti i problemi del caso. Il campo accoglie attualmente 140 immigrati tutti con regolare permesso di soggiorno e alcune decine sarebbero rimaste senza alloggio per mancanza di posti disponibili. A causa della tardività della campagna di raccolta, il grosso degli extracomunitari dovrà ancora arrivare, e a breve il campo sarà sempre più insufficiente. Dopo venti giorni di apertura della tendopoli la cgil trae un primo parziale bilancio, suggerendo un possibile allargamento, con almeno altri cento posti letto. Sarebbe inoltre opportuno distribuire oltre alla cena almeno la colazione o il pranzo, considerato che molti non hanno ancora trovato lavoro e mangiano una sola volta al giorno. Sarebbe opportuno, secondo il sindacato capire anche le modalità di reclutamento dei lavoratori migranti. Pare infatti che la domanda e l’offerta si incontrino sulla piazza di Cassibile; gli intermediari sarebbero spesso extracomunitari che, per conto delle aziende, trovano le braccia necessarie per la raccolta. I sospetti sono legittimi dice la cgil: la storia dei migranti a Cassibile è tristemente ricca di episodi di caporalato, anche con la connivenza dei datori di lavoro. I protocolli d’intesa non offrirebbero le necessarie garanzie; si dovrebbe invece modificare il sistema di avviamento al lavoro, basato esclusivamente sulla intermediazione legale. Predisporre dunque misure a contrasto del fenomeno del caporalato, sia per garantire tutti i diritti di lavoratori ai migranti, sia per assicurare il rispetto delle leggi e della legalità; chiedere alle aziende i piani colturali e verificare con l’Inps quanti extracomunitari risultano assunti e per quanto tempo; verificare se i migranti hanno alloggio dal datore di lavoro, così come previsto dal protocollo firmato in Prefettura. Per monitorare l’andamento dell’attuale stagione di raccolta, e verificare la fattibilità di alcune proposte avanzate per la prossima stagione