Qui, a Scenario Pubblico, sto lavorando con loro utilizzando un paio di cuffie, attraverso le quali eseguono la coreografia seguendo unicamente la mia voce e le mie istruzioni per creare dei movimenti. È un processo molto interessante – continua – che mi permette di capire proprio come i bambini riescano a relazionarsi con la tecnologia. È importante avere cura di questa generazione perché rappresenta il futuro. Cloud, parla un po’ anche di questo.”
L’artista Perrine Valli, di nazionalità franco-svizzera, è anche fondatrice della Compagnia Sam-Hester con cui ha realizzato una dozzina di pezzi come ‘Ma cabane au Canada’, ‘Deproduction’, ‘Si dans cette chambre un ami attend…’, ‘Les renards des surfaces’, ‘Une femme au soleil’, solo per citarne alcuni. Perrine Valli ha seguito una formazione con una forte componente tecnica al Conservatorio Nazionale di Lione, al Centro per lo Sviluppo Coreografico di Tolosa e alla London Contemporary Dance School. Come performer, ha lavorato con le coreografe Estelle Héritier e Cindy Van Acker.
Le sue creazioni sono state presentate in numerosi palcoscenici in Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Russia, Giappone, Australia, Singapore e Abu Dhabi. La questione dell’identità sessuale ha assunto una posizione centrale nella sua ricerca, così come l’articolazione della relazione tra narrazione e astrazione nel suo lavoro coreografico. Ad introdurre lo spettacolo (sia sabato 20 che domenica 21) i giovani Danzatori del Programma Modem Pro che per la rassegna Seedspresenteranno quattro coreografie elaborate con il coordinamento artistico del Direttore Didattico Enrico Musmeci. In scena per un’ora, cinque coerografie di 26 danzatori europei che interpretano il linguaggio della Compagnia Zappalà Danza, attualmente in tournée fra Italia e Argentina.