Slittano a stasera le decisioni sul rischio idrogeologico del territorio siracusano. Il consiglio comunale di ieri sera, aperto a interventi esterni, convocato su richiesta di Alberto Palestro, si è concluso con una nulla di fatto perché al momento del voto è mancato il numero legale (18 presenti su un minimo di 21). Il dibattito è servito ad illustrare le varie posizioni in campo e ad illustrare i due atti di indirizzo, rivolti all’Amministrazione, che stasera alle 19 saranno proposti al giudizio dell’aula: uno porta la firma dello stesso Palestro, l’altro è di Giovanni Raddino.
Il primo a prendere la parola è stato Palestro che, dopo una breve disamina della situazione del territorio, ha dedicato un’attenzione particolare alla zona di Epipoli, soggetta ad allagamenti in caso di pioggia. L’esponente della maggioranza ha invitato l’amministrazione a tenere alta l’attenzione in maniera costante e a coinvolgere le deputazioni nazionale e regionale nel reperimento delle risorse. Ma è necessario, ha chiarito, che il Comune appronti entro sei mesi dei progetti cantierabili per Villaggio Miano, Tivoli, Neapolis e Cassibile, “perché non si possono fornire alibi ad alcuno”.
Lo stato delle cose è stato descritto direttamente dal sindaco, Roberto Visentin, che ha subito ricordato come Siracusa, secondo una classifica di Legambiente pubblicata alla fine di dicembre, è ultima per rischio idrogeologico. Ciò non significa, ha chiarito, che il problema non esista tanto che sull’argomento l’Amministrazione ha i suoi progetti in corso.