Esemplare testimonianza di integrazione oltre che di generosità quella offerta dai 24 giovani ospiti dello Sprar di Francofonte, che fino a settembre, affiancando gli operatori impegnati nella raccolta dei rifiuti, ripuliranno le aree più sporche della cittadina. Rispondendo senza esitazione all’appello lanciato dal sindaco Salvatore Palermo, i 24 giovani richiedenti asilo si sono infatti gratuitamente offerti di aiutare a ripulire la città da rifiuti e sporcizia. «Hanno deciso – commenta entusiasta il primo cittadino – di aiutare la comunità in un momento molto particolare in cui il bilancio comunale versa in una situazione disperata e in cui non sembra essersi conclusa l’emergenza rifiuti». I 24 giovani ospiti dello Sprar, coordinati dall’ufficio igiene del Comune, si sono organizzati in gruppi di lavoro e ogni giorno, dalle 7 alle 11, spazzano le zone più sporche dell’abitato, affiancando appunto gli operatori impegnati nella raccolta dei rifiuti e cercando di rendere decorosa e accogliente la cittadina che li ospita ormai da due anni. «Non potevamo – commentano alcuni di loro – negare il nostro aiuto all’amministrazione comunale che ci è stata sempre vicina e alla comunità che, a parte qualche rarissimo quanto deprecabile episodio isolato, si è sempre dimostrata cordiale e ospitale nei nostri confronti». Per la verità, i giovani ospiti dello Sprar di Francofonte – la cui esperienza è ritenuta un modello dal Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e dal Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale – non sono nuovi a gesti di questo tipo. Lo scorso anno, infatti, furono impegnati massicciamente a ripulire Villa Idria, il polmone verde della cittadina, e nelle scorse settimane sono stati i primi ad accorrere in aiuto degli operatori che hanno effettuato il primo intervento di pulizia della scuola “Enrico Fermi” dopo la barbara incursione vandalica compiuta da ignoti. «Sapevo – sottolinea il sindaco Salvatore Palermo – che i ragazzi dello Sprar avrebbero risposto presente di fronte all’emergenza che vive in questo momento Francofonte. Non sono nuovi a questi gesti e dimostrano quotidianamente di volersi integrare nelle nostre comunità, cercando di sfatare troppi luoghi comuni negativi, spesso ed erroneamente inculcati nelle menti degli italiani. Questo – prosegue – rappresenta per noi ossigeno puro, in quanto l’intervento è a costo zero per le casse comunali. Naturalmente ci stiamo attivando per far ripartire le borse lavoro che ci consentiranno di dare risposte a tanti cittadini che versano in situazioni di estremo disagio. Chiaramente rilancio l’appello ai miei concittadini a incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e a cercare di tenere pulita la città, che è patrimonio di tutti e tutti abbiamo il dovere di amarla e tutelarla. Francofonte – conclude il sindaco Palermo – offre così un’altra testimonianza di una positiva esperienza di accoglienza vissuta con il coinvolgimento della comunità e dell’amministrazione, che dimostra quanto queste iniziative, se gestite con professionalità, possano rivelarsi una risorsa notevole sia per le comunità ospitanti che per gli stessi immigrati e la loro integrazione».
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