Terzo giorno per la protesta del movimento “Forza d’urto” che sta paralizzando l’intera Sicilia. Il movimento che riunisce gli autotrasportatori dell’isola a cui si sono aggiunti pescatori e agricoltori, comincia ad ottenere i primi effetti sperati. Continuano i blocchi stradali, occupate le stazioni, bloccati i poli petrolchimici di Priolo e Gela. Iniziano a scarseggiare i prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati. Nonostante tutto ciò, i media nazionali, a parte qualche piccolo accenno, non accendono i riflettori su quanto sta accadendo in questi giorni. Com’era prevedibile, la tragedia del naufragio della nave Costa Concordia sta catalizzando l’attenzione dei media, ma non ci si sarebbe aspettati il silenzio a proposito dei risvolti della manifestazione contro il caro benzina in Sicilia. (I.F.)