Sarà stata la “spallata” ricevuta dalle Iene sotto casa o i continui attacchi della consigliera Simona Princiotta, fatto sta che il sindaco Giancarlo Garozzo ha deciso una volta per tutte di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulla vicenda Stes. Altro caso giudiziario che ha interessato di recente Palazzo Vermexio destando parecchio clamore dopo l’esito delle indagini e le conclusioni del PM: come si ricorderà sono dieci, tra ex e attuali dirigenti e funzionari del Comune, ad essere stati raggiunti da un avviso di conclusione indagine sulla vicenda Stes. Il provvedimento è stato firmato dai pubblici ministeri Giancarlo Longo e Marco Di Mauro che dal 2015 hanno approfondito il caso sulla scorta della denuncia presentata dal presidente della cooperativa Stes, Francesco Abruzzo il cui nome non appare sul registro degli indagati. Pesanti le accuse. Tangenti per appalti. Abruzzo raccontò tutto in conferenza stampa accompagnato dalla consigliera comunale Simona Princiotta e dal deputato PD Pippo Zappulla. Riferì di anni di tangenti pagate a funzionari e dirigenti del Comune di Siracusa, l’ultima lo scorso anno per partecipare alle gare d’appalto. Atteggiamenti “vessatori” che lo stesso imprenditore avrebbe raccontato in Procura, oltre a regalie e richieste di assunzioni e, soprattutto, “una gara a cui sarebbe stato negato alla Stes di partecipare, come le altre imprese, e di abbassare la qualità del lavoro e i servizi” – così come riferito da Abruzzo. Le indagini si sono concluse con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio per dieci tra dirigenti e funzionari attualmente in servizio alle dipendenze del Comune, eccetto uno già andato in pensione, tutti difesi dall’avvocato d’ufficio Alessandro Cotzia.