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Lentini | Cibali sì, Cibali no: Saverio Bosco scrive a Enzo Bianco

4 Ottobre 2017 | by Silvio Breci
Lentini | Cibali sì, Cibali no: Saverio Bosco scrive a Enzo Bianco
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Il primo cittadino di Lentini ha chiesto a Bianco un incontro. Sul tavolo la vicenda del possibile utilizzo dell’Angelo Massimino per le gare interne della Leonzio fin quando non saranno ultimati i lavori dell’impianto di illuminazione.

Leonzio senza casa? La mancanza dell’illuminazione all’Angelino Nobile costringerà la Sicula Leonzio – almeno fino a quando i lavori non saranno stati ultimati – a giocare le partite casalinghe in un altro stadio. Scartata l’ipotesi messinese del Franco Scoglio – inagibile – resterebbe solo l’Angelo Massimino di Catania. Ma l’idea, per la quale l’amministratore delegato rossazzurro Pietro Lo Monaco si sarebbe detto favorevole, non piacerebbe invece al sindaco Enzo Bianco.

Bosco scrive a Bianco. Così il primo cittadino di Lentini, Saverio Bosco, ha preso carta e penna e ha scritto al collega etneo. «Per problemi infrastrutturali – scrive Bosco – la Leonzio dovrà giocare qualche partita lontana dalle mura domestiche e l’unica soluzione all’orizzonte, per evitare la sconfitta a tavolino e la conseguente radiazione, è quella di giocare a Catania fino a quando non finiranno i lavori allo stadio comunale di Lentini. Nel 1993, quando per problemi di manutenzione dell’Angelo Massimino Lentini ospitò all’Angelino Nobile il Catania, allora in C1, e lo stadio lentinese diventò per qualche partita la casa dei tifosi rossazzurri. La storia sportiva delle due città si è incrociata spesso e nei momenti migliori del Calcio Catania, quando la Leonzio non godeva della fortuna calcistica di cui gode ora, gli spalti del Cibali si sono riempiti anche di tifosi rossazzurri provenienti da Lentini».

Un vertice per trovare una soluzione. Per Bosco, che ha espressamente chiesto un incontro a Bianco, «l’amicizia e la vicinanza tra Catania e Lentini vanno al di là di eventuali superabili incomprensioni e meritano una considerazione adeguata per poter superare un problema che non parla semplicemente di calcio, ma riguarda la solidarietà tra due comunità che condividono, con le dovute proporzioni, gli stessi problemi sociali, infrastrutturali, amministrativi e sportivi». «Oggi – prosegue Bosco – lo sport lentinese vive momenti di grande gioia ed euforia. In quattro anni la Leonzio è passata dalla Promozione alla Serie C, realizzando il sogno (speriamo solo per quest’anno, augurando al Catania le categoria che merita) di disputare il derby con la squadra “sorella maggiore” che fino a qualche anno fa militava in serie A. Purtroppo però rischiamo un brutto risveglio».

«Sono certo capirà». «Sono certo – conclude – che accoglierà l’invito ad affrontare a breve, con la dovuta attenzione, questo problema. E sono certo che capirà che dare la possibilità alla Leonzio di disputare qualche gara interna all’Angelo Massimino, scongiurando la malaugurata sorte della radiazione, oltre che far felici migliaia di sportivi che si sono appassionati alla favola calcistica della “cenerentola Leonzio”, renderà ancor più stretto il legame tra le nostre città, tra le nostre squadre e tra le rispettive tifoserie».

© Riproduzione riservata

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