Il progetto della Gesac. Si è svolta oggi da remoto la prevista conferenza dei servizi indetta dall’assessorato regionale territorio e ambiente per esaminare il progetto presentato dalla Gesac – società della famiglia Leonardi finita nei mesi scorsi sotto i riflettori della magistratura nell’ambito dell’inchiesta “Mazzetta Sicula” e oggi in amministrazione giudiziaria – per la realizzazione in contrada Scalpello di una nuova discarica. Il progetto, com’è ormai noto, prevede la costruzione di due bacini di abbancamento, con una capienza complessiva di 2.752.538 metri cubi di rifiuti, all’interno di due vecchie cave di tufo abbandonate.
Ribadito il no all’ennesima discarica. Rappresentata dal sindaco Rosario Lo Faro, l’amministrazione comunale di Lentini ha ribadito – esprimendo parere negativo al progetto e chiedendo la sospensione della procedura – il proprio no alla realizzazione nel territorio dell’ennesimo impianto per lo smaltimento di rifiuti. Ferma contrarietà già espressa anche dalla precedente amministrazione comunale, prima con una delibera di giunta, poi di consiglio comunale. E nei giorni scorsi confermata all’unanimità dall’assemblea popolare svoltasi nell’aula consiliare di via Galliano.
Presenti Stefio e il Coordinamento per il Territorio. Presente alla conferenza dei servizi anche il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio che ha manifestato il disappunto di un intero territorio verso il progetto di una nuova discarica e chiesto di essere coinvolto nell’iter autorizzativo. Il Coordinamento per il Territorio ha partecipato alla conferenza in qualità di uditore. «Ma senza diritto di parola – scrive in una nota – perché questo è il margine di spazio che conferisce agli abitanti il nostro sistema “democratico”».
Coordinamento per il Territorio: «Parere positivo Asp osceno e ridicolo». Non hanno invece preso parte alla conferenza dei servizi svoltasi da remoto la Soprintendenza ai beni culturali, i dipartimenti regionali rifiuti e urbanistica e l’Asp di Siracusa. Il Coordinamento per il Territorio definisce l’assenza “tragicomica”. «L’Asp però – sottolinea – si era premurata di inviare un avviso al responsabile della procedura autorizzativa in cui precisava che sarebbe stata assente e contestualmente inviava il proprio “parere di valutazione d’impatto ambientale positivo senza condizioni” sul progetto». Per il Coordinamento per il Territorio «il parere positivo dell’Asp, l’ennesimo favorevole ai danni degli abitanti, è ridicolo e osceno, come ridicola e oscena è la gestione del ciclo dei rifiuti». La prossima conferenza dei servizi si svolgerà tra circa trenta giorni.