Alosi e Censabella: «Serve salto di qualità nella battaglia». «La chiusura, dal prossimo 31 marzo, della discarica di Grotte San Giorgio per avvenuta saturazione apre una fase nuova e impone un salto di qualità nella battaglia di tutto il territorio lentinese contro un uso strumentale dell’emergenza per imporre d’autorità l’ampliamento dell’impianto». Ad affermarlo sono il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, e il responsabile della Camera del Lavoro di Lentini, Paolo Censabella.
L’annuncio della chiusura della discarica dal 31 marzo. Come comunicato l’altro ieri dagli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti ai 150 Comuni siciliani che conferiscono i propri rifiuti nella discarica di contrada Grotte San Giorgio, in territorio di Lentini, dal 31 marzo l’impianto sarà costretto a chiudere i cancelli in quanto «raggiungerà la sua capienza massima nella prima settimana di maggio e già dalla metà di aprile la velocità di abbancamento sarà fortemente ridotta stante la necessità di procedere alla profilatura finale secondo quanto previsto dal progetto esecutivo».
La Cgil chiede di poter partecipare alla conferenza dei servizi. Al governo regionale Alosi e Censabella chiedono l’immediata approvazione del piano regionale dei rifiuti, anche alla luce del recente pronunciamento del Cga. Intanto, in sintonia con la battaglia del territorio contro il progetto di ampliamento della discarica, i vertici della Cgil di Siracusa hanno chiesto all’Assessorato regionale territorio e ambiente di poter partecipare, in qualità di uditori, alla prossima conferenza dei servizi per ribadire ferma contrarietà all’ampliamento dell’impianto perché «in contrasto con la battaglia per lo sviluppo economico, sociale e produttivo attraverso il rispetto della vocazione culturale del territorio».
Bosco: «Singolare puntualità». Il sindaco di Lentini Saverio Bosco – che il 25 febbraio ha partecipato alla conferenza dei servizi convocata per esaminare il progetto di ampliamento presentato dalla Sicula, ribadendo ancora una volta, anche a nome dei sindaci di Carlentini e Francofonte, la propria ferma contrarietà all’ampliamento, sul quale anche il consiglio comunale si è espresso sfavorevolmente negando la variante urbanistica – parla in un post sul proprio profilo social di «singolare puntualità». «Come accade da quattro anni a questa parte alla vigilia della conferenza dei servizi che dovrà definitivamente pronunciarsi sull’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio se ne annuncia la chiusura. Ennesimo stato di emergenza, un’emergenza lunga trent’anni», afferma.
L’appello a tutti i candidati a sindaco a fare fronte comune. Bosco lancia un appello a tutti i candidati a sindaco già in corsa per le prossime amministrative e li invita a un incontro per lunedì, alle 11, a palazzo di città: fare fronte comune contro l’ampliamento della discarica. «Per far capire – spiega – che su questo tema non c’è alcuna divisione tra i candidati e che chiunque vincerà le elezioni confermerà la contrarietà all’ampliamento della discarica. Un messaggio forte e chiaro per chi vorrà ancora insistere promuovendo sul nostro territorio progetti che hanno a che fare con i rifiuti».
Lo Faro: «Iniziativa tardiva e inutile». Non si fa attendere, via social, la risposta di uno dei candidati a sindaco, Rosario Lo Faro, espressione del Patto civico per Lentini, che parla di iniziativa «tardiva e, così come è stata impostata, del tutto inutile». «È tardiva – spiega – perché il sindaco avrebbe dovuto da tempo sollecitare la mobilitazione dell’intera città contro questo ulteriore stupro del territorio, mobilitazione di cui invece si sono fatti carico esclusivamente comitati, associazioni e movimenti con inevitabile minore impatto istituzionale. È inutile – prosegue – perché riunire i soli candidati a sindaco senza coinvolgere l’intero tessuto sociale, politico e associativo della città non serve a niente se non a far vedere che si persegue una fittizia unità per scopi che sembrano essere meramente di immagine. Parteciperò quindi all’incontro – conclude – al solo fine di chiedere al sindaco di farsi promotore di un incontro del presidente della Regione Nello Musumeci con tutte le forze politiche, i sindacati, i comitati, le associazioni e i movimenti cittadini che da sempre si battono contro l’ecomostro, invitando anche la deputazione regionale della provincia di Siracusa così che ognuno si possa assumere pubblicamente le sue responsabilità».
Il progetto del quarto ampliamento della discarica. Su un’area di oltre 262 mila metri quadrati, quasi tutta in territorio di Lentini e destinata peraltro a uso agricolo, in parte anche vincolata dal Piano paesaggistico come area di interesse archeologico, dovrebbero essere realizzati altri tre bacini (D, E ed F) per abbancarvi oltre quattro milioni e mezzo di metri cubi di rifiuti (4.551.050) e serbatoi di stoccaggio per il percolato prodotto, per una volumetria totale di 900 metri cubi. I tre nuovi bacini porterebbero la capienza complessiva della discarica a quasi nove milioni di metri cubi di immondizia.
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